I voti di PoleGP ai piloti MotoGP nel secondo weekend di Misano. Jorge Martin vincitore morale e Enea Bastianini materiale. Pecco accusa Michelin di aver avuto una gomma fallata che lo ha condotto ad una gara anomala prima di cadere, in un weekend che cambia ancora una volta le carte in tavola del mondiale
Enea Bastianini : 10. Quando parte dalla prima fila non ce n’è storia. Non ha niente di meno dei primi due in classifica. Ha atteso pazientemente alle spalle di Martin per gran parte del finale di gara, proprio all’ultimo giro attacca Martinator vincendo di prepotenza. Sorpasso assolutamente regolare. Il mondiale è un punto lontano, che Enea però vede sempre meglio. Se questa non è musica…
Jorge Martin: 9.5. Rimane beffato all’ultimo giro, ma dopo una sfuriata iniziale alza la testa e capisce che il vincitore morale del weekend, visto il regalo di Pecco Bagnaia, è lui. 20 punti riguadagnati in classifica e la possibilità di rimediare a Mandalika dell’errore dello scorso anno. Forse non è più veloce di Bagnaia, ma per adesso ha la meglio. Intelligenza da campione, quella che gli è mancata l’anno scorso.
Marc Marquez: 8.5. Quatto quatto. Dopo una qualifica sbagliata è riuscito a ottenere un podio che gli regala 16 punti importantissimi per avvicinarsi per lo meno a Bagnaia nel mondiale. Perde la terza posizione nel mondiale, però mancano ancora sei weekend.
Marco Bezzecchi: 8.5. Una rondine non fa primavera, ma intanto il Bez è riuscito a concludere una gara dignitosissima alle spalle del podio. Ottima prestazione questo weekend, speriamo trovi il feeling giusto per essere competitivo anche altrove. Continuare così…
Maverick Vinales: 6. Prestazione né da carne né da pesce. Priva di significato. Vengono fuori le enormi difficoltà della RS-GP in questa fase di campionato, e almeno Maverick è quello che riesce a fare meglio.
Fabio Quartararo: 8. Prestazione da Top Rider. Fabio ha portato a casa si era portato a casa la prima top5 della stagione, ma ha finito la gara senza benzina quando stava per arrivare sul traguardo. Una solidissima settima posizione che comunque dà morale, in una pista che rimarrà sempre nel suo cuore per il mondiale vinto tre anni fa.
Pecco Bagnaia: 5. Dopo aver dominato tutto il weekend, in gara ha avuto problemi con la gomma fin da subito. La quadra è arrivata solo a metà gara, quando ormai Enea e Jorge erano scappati. Il fatto è che, essendo consapevole della situazione, avrebbe dovuto gestire per perdere meno punti possibili. La caduta e lo zero, in un mondiale dove vincerà chi fa meno errori, non sono accettabili. Ne avrebbe persi solamente 4 da Jorge se non si fosse lanciato alla quercia. E invece esce da Misano con un punto in più di ritardo di quando è arrivato, e deve ringraziare il meteo alla Misano 1, altrimenti sarebbe stato un disastro.
Pedro Acosta: 6. Sempre giustificato dal fatto che sia un rookie, quindi gli sono permessi certi errori che servono ad abituarlo ai limiti della MotoGP. Nonostante questo, però, lo squalo è quasi sempre davanti a Binder. Si stende per tenere il ritmo delle Ducati. Ha un grandissimo potenziale, se la moto gli consente di esprimerlo. KTM si sta impegnando per permetterglielo, viste le numerose novità portate ai test di due settimane fa.
Joan Mir e Luca Marini: 7.5. Sembra quasi un miracolo, e invece è realtà. Le due RC-213V ufficiali hanno sfiorato la top 10 e sono arrivati entrambi a punti. Strada giusta.
*il voto mancante ad altri piloti è influente e di poco conto.