Toprak Razgatlioglu vince tutto in casa dell’avversario. Anche nella Gara 2 del WorldSBK non c’è storia, sfrutta bene la partenza dalle retrovie di Bulega per accumulare distacco ed accorcia le distanze in campionato. La rimonta di Bulega si ferma al secondo posto, davanti ad Alvaro Bautista.

Suona per la seconda volta consecutiva l’inno turco a Misano, grazie alla doppia vittoria nelle gare lunghe e la ciliegina della Superpole Race mattutina. Toprak Razgatlioglu ribalta le sorti del weekend del WorldSBK, in cui Nicolò Bulega sembrava avere il destino già scritto dopo il tempo record in qualifica. Invece il motorsport è imprevedibile ed in tutte e tre le gare, per vicissitudini diverse, il turco si è imposto con delle prestazioni impeccabili.
Dopo l’accaduto di questa mattina per Nicolò Bulega, caduto insieme ad Axel Bassani alla prima curva, le speranze di vittoria erano ridotte al lumicino. Ricordiamo infatti che i risultati della Superpole Race stabiliscono la griglia di partenza di Gara 2. Dalla decima casella quindi la gara del pilota Aruba si è subito compromessa. Nei primi giri Bulega si è reso protagonista di una bella rimonta, in cui pilota dopo pilota ha risalito la classifica, fino a ritrovarsi in seconda posizione dopo pochi passaggi.
Una volta risalita la china però, il distacco da Toprak Ragzatlioglu era già troppo ampio per pensare ad un recupero. Il pilota BMW aveva già circa quattro secondi di margine, distacco che poi è aumentato. Ciò è segno evidente del fatto che, a prescindere da tutto, ne avesse di più, tanto nell’ultimo passaggio il vantaggio risaliva a circa otto secondi. Non c’era modo migliore quindi di festeggiare il passaggio in MotoGP, soprattutto ora i giochi per il titolo sono più aperti che mai.
Con il secondo posto infatti Bulega salva il salvabile, ma vede arrivare a soli 9 punti il margine dal suo rivale in campionato. Una volta definite le prime due posizioni, l’attenzione in gara si è spostato nella lotta per il terzo posto. A sorpresa, dopo un weekend fatto di alti e bassi, a spuntarla è Alvaro Bautista. Lo spagnolo celebra così con un podio la sua ultima gara italiana in sella alla Ducati. Andrea Locatelli ha occupato a lungo la terza posizione, ma a metà gara ha dovuto lasciar andare il Ducatista, decisamente più veloce.
Il bergamasco porta comunque a casa un quarto posto, davanti a Danilo Petrucci, che non riesce a bissare il podio di ieri. Iker Lecuona invece è sesto e beffa Sam Lowes, raddrizzando nell’ultima gara disponibile un weekend in cui le Honda sono apparse più in crisi del solito. Vince la lotta per l’ottavo posto Garrett Gerloff, che regala al team gestito da Manuel Puccetti una gran bella gara. Faceva parte di questo gruppo anche Andrea Iannone, che aveva rimontato dall’ultima posizione per un problema in griglia di partenza ma è scivolato in curva 3.
Finiscono a terra dopo un contatto anche Yari Montella e Remy Gardner alla curva del Tramonto, così come Jonathan Rea che scivola a gran velocità in curva 1. Si complicano ulteriormente quindi le cose per il nordirlandese, che sembra ormai prossimo ad uscire dall’orbita Yamaha. Axel Bassani invece ha dovuto scontare un doppio long lap per il contatto di questa mattina con Bulega, e termina la sua gara in dodicesima posizione.