Marco Bezzecchi e la sua Aprilia chiudono il venerdì con il 4°tempo e si confermano il primo binomio anti-Ducati. “Mi manca ancora qualcosa nel giro secco, è una moto da guidare con più violenza”

Almeno per quanto riguarda il venerdì, Marco Bezzecchi non ha deluso le aspettative che si sono create intorno a lui. Come ribadito anche dai membri del suo team, ogni stagione fa storia a parte, e serve a poco considerare che in Argentina sia Aprilia che Bezzecchi hanno vinto la loro prima gara in MotoGP, rispettivamente nel 2022 e 2023.

Tuttavia questa prima giornata ci conferma che tra il pilota italiano, l’Aprilia e Termas de Rio Hondo c’è un bel legame. Il suo time-attack finale si conclude con un 1:37.510 che gli regala il quarto tempo e il ruolo di primo pilota “non-ducati”. Davanti a lui infatti si piazzano i soliti fratelli Marquez, che mettono a panino Fabio Di Giannantonio, secondo. Questa volta però sembra che “Bez” soprattutto, ma anche altri piloti Yamaha, Honda e Ktm possano tentare di lottare insieme alle Ducati. Lo dimostra il fatto che per trovare un’altra moto di Borgo Panigale, si deve scendere fino al decimo tempo di Pecco Bagnaia.

Un inizio incoraggiante quindi per Marco Bezzecchi, che conferma la sua positività anche a Sky Sport Motogp: “Sono contento perché l’obiettivo di questa giornata era di restare nei primi 10 e lo abbiamo raggiunto. Purtroppo nel giro secco sento che ancora mi manca qualcosa, è un aspetto su cui voglio lavorare. Abbiamo lavorato bene con tutti i tipi di gomme sia all’anteriore che al posteriore quindi sono soddisfatto.”

Se l’assenza di Martin mi stia aiutando in questo momento? Devo che dopo il suo infortunio tutta la squadra ha seguito maggiormente me, quindi ho avuto più attenzioni da parte degli ingegneri. Sinceramente mi dispiace che non ci sia perché sarebbe potuto essere un bello stimolo, una scuola, però è andata così e non possiamo sapere come sarebbe andata se non fosse successo nulla. Siamo arrivati in ogni caso ad un buon livello, mi trovo bene e spero continui così anche quando Jorge tornerà.”

Mentre le Ducati hanno dato l’impressione di essere più stabili qui in Argentina, l’Aprilia di Bezzecchi è sembrata più soggetta a movimenti e sobbalzi. “Non sono ancora completamente a posto, mi sento ancora un gradino sotto ai fratelli Marquez e agli altri che sono davanti. Però abbiamo fatto un bel miglioramento e soprattutto io mi sto divertendo, quindi perché non spingere sopra ai problemi? E’una moto più fisica rispetto a quella cui ero abituato, quindi io stesso ho fatto uno step a livello fisico perché mi mancava qualcosa. In Thailandia non ero riuscito a guidarla con violenza e forza nel time-attack, oggi invece siamo andati meglio.