Nonostante un weekend non particolarmente brillante fin qui, Marc Marquez ha dominato anche la Sprint ad Assen. Una prestazione che ha ribadito nuovamente agli avversari del 93 la sua superiorità.

Dopo la pole di Fabio Quartararo, e il grande passo messo in vista nelle prove da parte di Pecco Bagnaia, per la prima volta probabilmente in questa stagione il grande favorito per la Sprint di Assen non era Marc Marquez. Ma lo spagnolo non c’ha messo molto a ribaltare le aspettative. Sin dalla partenza infatti Marc ha messo in chiaro le proprie intenzioni, e, pur partendo dalla quarta casella, si è subito messo in testa dettando il ritmo per tutti i giri della gara.

Il Cabroncito quindi ha dovuto solo amministrare il fratello Alex dietro ed arrivare al traguardo per vincere la nona Sprint stagionale su dieci disputate. Numeri che fanno a dir poco paura. Marquez ha dunque dimostrato come non gli sia necessario avere il passo migliore, perchè in qualche modo alla fine davanti ci sarà sempre lui. Un segnale chiaro ai propri rivali anche in vista della gara lunga della domenica, dove Marc proverà sicuramente a riconfermarsi.

Queste le parole del maggiore dei Marquez dopo il sabato a Sky: Oggi ho vinto senza essere il più veloce. Le altre gare avevo vinto essendo il più veloce, oggi invece non lo ero. Ma alla fine ho vinto. Domani dobbiamo ancora lavorare sul T3, dove Alex è molto forte, e provare ad essere più vicino sia a Bagnaia che ad Alex come ritmo. Sono sincero, lui (Alex, ndr) nelle prove andava più forte di me. Quando mi sono svegliato ho capito che non potevo cadere un’altra volta. Per questo nelle practice ho fatto solo un giro molto al limite, dove ho fatto 30.8, e non mi sono spinto oltre. Nella Sprint ho gestito bene, ma sicuramente spero di essere un po’ meglio in gara.”

Il consumo di gomma non è un problema. È solo che con la soft all’anteriore la moto si muove di più. Domani con cinque gradi più in pista sicuramente proveremo tutti la hard perchè sarà la gomma più giusta. Ma con la temperatura di oggi la soft era al limite, non potevo guidare come piace a me forzando il davanti, ma usavo più il posteriore. E lì è dove perdevo un po’. Ma ho sempre provato a sfruttare il mio punto forte, ovvero le staccate, sia alla curva 1 che alla 16. E lì dove mi sento comodo. Nelle curve veloci faccio più fatica, ma vediamo domani di provare a fare uno step in avanti.”