Pecco Bagnaia ha concluso la Sprint Race del Mugello al 3° posto dietro ai fratelli Marquez. Non il risultato sperato, vista la sua supremazia negli ultimi anni su questo circuito. Una DesmosediciGP25 complicata, che non lo fa guidare come vuole veramente.

Pecco Bagnaia e Marc Marquez dopo la Sprint Race del Mugello.

Al Mugello potevamo vedere un Pecco diverso, ma questa moto non gli permette di fare il Bagnaia. Più veloce rispetto al solito, ma in gara non riesce a tenere il passo in sella ad una moto che non gli permette di fare le linee che vuole lui. Il Gran Premio del Mugello doveva essere quello del riscatto, ma attualmente Marc Marquez non sembra avere rivali neanche qua.

Di seguito le parole di Pecco Bagnaia rilasciate a Sky Sport MotoGP dopo la Sprint Race del Mugello: Mi dispiace molto per il risultato perché avrei voluto dare qualcosa in più ai tifosi. Purtroppo ero in difficoltà come al solito, il problema è sempre quello. Nonostante nel giro sia riuscito a migliorare il tempo dell’anno scorso, poi in gara giravo dai 3 ai 4 decimi più piano del 2024. Sono quelli che mi sono mancati per lottare per la vittoria. É un peccato perché vedo fare cose dagli altri che credo [ridendo] di saper fare ma che ora non riesco più“.

Pecco Bagnaia in pista al Mugello durante la Sprint Race.

“Provo ad entrare veloce nelle curve come penso sia giusto, ma davanti non vuole rimanere dove la metto e tende a chiudere veramente tanto. É stata una Sprint molto difficile perché ad un certo punto pur di rimanere sul podio ho dato più di quello che la moto stava permettendo e ho rischiato veramente molto. Però era fondamentale almeno il podio; non solo per me ma per tutti. Con la gomma media avrei ancora meno grip dietro, però vedremo in gara, perché la soft potrebbe durare anche per tutta la gara, non ho sentito problemi al posteriore“.

“Il mio problema è il davanti. Solitamente la domenica mi sento meglio, però in generale lo scorso anno giravo più veloce qui al Mugello. Quest’anno non riesco ad avere velocità e stabilità in ingresso curva nel veloce. Tende a muoversi e a chiudersi tanto. Un podio è sempre un podio e bisogna onorarlo, però avrei voluto fare di più. In questo momento sono a meno del 90%; se fossi al 90% avrei potuto lottare per la vittoria“.

Questa pista mi è sempre venuta molto bene. In molte curve ho sempre fatto la differenza, invece quest’anno non riesco. In tutte le curve c’è qualcuno che le fa meglio ed è un peccato. Perdere la confidenza da un anno all’altro è un peccato, anche perché non si riesce a capire il perché di questo”.