Marc Marquez si conferma incredibilmente veloce nel venerdì del fine settimana di Aragon. Lo spagnolo conferma il grande feeling con questa pista ed ora l’obiettivo è concretizzare il gran passo anche in gara ed allungare in campionato.

Ancora una volta ad Aragon Marc Marquez si dimostra (quasi) imbattibile. Il pilota Ducati Factory domina infatti anche le prequalifiche del venerdì, senza lasciare speranze agli avversari e con il solo fratello Alex sotto i tre decimi di distacco. Un Marc decisamente in controllo, in una pista dove storicamente è sempre stato il più forte.

Ora però bisogna fare punti e massimizzare in gara. Il maggiore dei fratelli Marquez non vuole più ripetere gli errori di Austin ed Jerez (e di Silverstone), considerando che in ottica campionato altri zero potrebbero essere molto pesanti. E con un vantaggio del genere, Marc si può permettere anche di amministrare senza prendersi troppi rischi.

Queste le parole del 93 a Sky Sport: “Mi sento molto bene. Specialmente nelle FP1, in quelle condizioni in cui si scivolava un po’ di più, mi son sentito ancora più forte di quando c’era più grip. Alla fine questo pomeriggio con il vento abbiamo fatto un pochino più di fatica, specialmente nelle curve a destra, che è dove faccio più fatica in questo circuito. Anche il vento era contro. Ma abbiamo lavorato bene, abbiamo fatto un passo giusto per quanto riguarda l’assetto.”

Dobbiamo essere molto concentrati perchè come si è visto ad Austin, che è una pista che mi piace tantissimo e dove vado molto bene, ho sbagliato. Ma qui non voglio sbagliare. Anche io a Silverstone chiedevo a mio fratello come facesse le curve 7 ed 8, che faceva molto forte. Viene dall’istinto. È vero che le curve 9 e 10 e l’ultima curva sono curve dove mi sento molto bene. Con gomma nuova riesco a girare più stretto, con gomma usata devi andare più lungo, devi dare più percorrenza. Alla fine non sono segreti, è quello che si deve fare. A me qui viene tutto più facile, più d’istinto, ma rimango lì. Gli altri sono ogni volta più vicino e per questo dobbiamo continuare a lavorare.”