Nicolò Bulega è infermabile, inizia a martellare già dalla prima sessione di FP1. Il passo gara tenuto dall’italiano è già sugli stessi tempi della gara del 2024, un venerdì da 10 e lode per Bulega

A Melbourne la prima giornata di FP porta il nome di Nicolò Bulega. Dopo aver fatto il miglior tempo in FP1 (davanti a Iannone e Buatista) il numero 11 si aggiudica anche la seconda sessione di free practice. Con il tempo di 1’28.790 il romagnolo è stato il primo pilota a scendere sotto il muro del 1’29. Anche quest’anno Andrea Iannone inizia nelle posizioni di vertice, secondo tempo in entrambe le sessioni, pagando 0.4 decimi dalla V4R di Bulega nelle FP2.
Dopo di Iannone, i primi inseguitori sono Razgatlioglu e Bautista. Il campione in carica (Toprak Razgatlioglu) ha svolto due sessioni in costante crescita, nonostante la caduta in curva 4 nelle FP1, il turco è riuscito ad avvicinarsi al rivale italiano, Nicolò Bulega pagando 8 decimi di ritardo fermando il cronometro in 1’29.599. Appena 0.005 millesimi dietro un altra Ducati, la Barni Spark di Danilo Petrucci (7° classificato in gara due nel 2024).
Anche Alvaro Bautista è stato autore di una caduta in curva 4, senza conseguenze per il pilota spagnolo. Nonostante l’inciampo alla “Honda Corner” il ducatista ha chiuso in top five con il suo miglior tempo personale in 1’29.610. Esordio positivo per Yari Montella, che con il team Barni Racing, al secondo turno di FP si posiziona in 7° piazza in 1’29.815 (-0.474 rispetto alla FP1). 9° crono per la Ducati di Scott Redding in FP2 dopo una prima libera difficile.
In Yamaha, Andrea Locatelli porta la YZF R1 in 11° posizione alle spalle della BMW di Van der Mark. Buono l’esordio di Bimota, con il 29’8 di Alex Lowes a solo un secondo di ritardo dalla vetta, il compagno Axel Bassani chiude 12° a 0.300 decimi dal compagno. C’è delusione nel box Honda, i test promettevano bene, invece in FP2 il migliore è stato Vierge, solo 15° (1’30.205).