Il team Ducati Lenovo, composto da Pecco Bagnaia e Marc Marquez, ha deciso di scegliere il motore 2024 al posto del 2025. Scelta molto particolare per il team, che difatti non si è trovato a suo agio con i nuovi aggiornamenti al motore. Il motivo di questa scelta? Ce lo racconta Gigi Dall’Igna, pilastro di tutto il team di Borgo Panigale.

Il team Ducati Lenovo ha scelto la configurazione del motore 2024 al posto di quella aggiornata del 2025. Entrambi i piloti, Pecco Bagnaia e Marc Marquez, hanno riscontrato difatti che il motore ideato a Borgo Panigale in vista di questa stagione, era molto più scorbutico in frenata rispetto a quello della passata stagione. Per non rischiare dunque qualche sorpresa in negativo, tutti insieme hanno deciso di rimanere sulla configurazione 2024, ma con un telaio ricco di aggiornamenti.
Scelta particolare quella del team di Borgo Panigale, che tutti gli anni ci stupisce con migliorie che fin da subito dimostrano di avere potenziale. Questa volta, però, così non è stato. Il motivo di questa scelta ce lo racconta Gigi Dall’Igna, pilastro di tutto il team italiano ormai da anni: “Possiamo sicuramente essere soddisfatti dei risultati ottenuti nei test”.
“L’obiettivo che ci eravamo prefissati erano chiari e sono stati condivisi con i nostri piloti, solo ciò che era evidentemente migliore rispetto alla versione 2024 della moto doveva essere applicato immediatamente. Il resto sarà valutato con calma, migliorato e applicato nel corso della stagione, che già da ora si preannuncia più lunga che mai”.
“Non è un concetto facile da spiegare. Non tutte le evoluzioni hanno solo aspetti positivi. Anzi, la maggior parte di esse presenta sia vantaggi che svantaggi e, a seconda della pista o delle condizioni oggettive, una potrebbe prevalere sulle altre. Il lavoro da fare durante i test è quindi quello di valutare se una soluzione testata su poche piste, spesso anche in condizioni di aderenza molto particolari“.
“Il pacchetto aerodinamico, invece, si è rivelato la decisione più difficile. Portava indubbi vantaggi, soprattutto su una pista come Buriram, ma rischiava di essere svantaggioso su circuiti con curve più veloci, come Argentina e Qatar. Abbiamo preferito essere prudenti, con l’intenzione di testarlo nuovamente, con alcune migliorie, nel prossimo test di Jerez”.
“Il forcellone e il cambio hanno superato il test, mentre, per quanto riguarda l’abbassatore, la nostra conferma arriverà durante il weekend di gara”.