È una notizia clamorosa quella sganciata da GPOne, che afferma che, secondo le sue fonti, il rapporto tra Alvaro Bautista e il team Ducati Aruba in WorldSBK è giunto al termine. La casa di Borgo Panigale avrebbe infatti deciso di non esercitare l’opzione di rinnovo per il 2026.

Arriva un fulmine a ciel sereno in WorldSBK. Secondo quanto riporta GPOne infatti, il matrimonio ricco di successi tra il due volte campione del mondo della categoria Alvaro Bautista e Ducati sarebbe incredibilmente giunto al termine. Il team Aruba infatti, non soddisfatto evidentemente degli ultimi risultati del pilota spagnolo, avrebbe deciso di non attivare la clausola per il rinnovo nel 2026. Lasciando così a piedi Alvaro.
Una notizia quindi decisamente poco attesa. Anche considerando che anche recentemente lo stesso Bautista aveva smentito fermamente questa possibilità, ribadendo la volontà di entrambe le parti di continuare insieme. Una decisione di Borgo Panigale che quindi sicuramente non farà piacere ad Alvaro, che ora si ritrova senza una sella per il 2026 e con la reale possibilità di rimanere appiedato in vista della prossima stagione.
C’è il rischio alto quindi che la WorldSBK perda un altro dei suoi pezzi pregiati, oltre all’ormai promesso nuovo pilota MotoGP Toprak Razgatlioglu. Ma chi andrebbe a sostituire Bautista in Ducati Aruba? La sella rossa è indubbiamente la più ambita del paddock, e per molti sarebbe una chance incredibile quella di salire sulla Panigale del team ufficiale. Ad oggi non sono ancora emersi i nomi dei possibili sosituti, ma tra i più papabili ci sono Danilo Petrucci e Andrea Iannone.
I due piloti italiani guidano infatti già una Ducati in dei team privati, rispettivamente il team Barni e il team GoEleven. Da non escludere infine neanche l’opzione Jack Miller. Il pilota australiano non ha ancora rinnovato con Pramac per la prossima stagione e, anche secondo quanto riportato da Sandro Donato Grosso a Sky Sport, per lui le offerte in SBK non mancherebbero. Non ci resta quindi che aspettare il prossimo GP di Misano per capirci qualcosa di più. E vedere soprattutto come si evolve questa situazione, pronta a stravolgere ancora di più il paddock della Superbike.