Già dalla partenza il GP Moto3 d’Austria è pieno di colpi di scena: il poleman Ortolà è costretto alla partenza in pit lane, buttando i risultati del sabato. Anche Alonso e altri piloti hanno avuto penalità da scontare, mentre i due BOE Motorsport e Holgado tentano la fuga.

La classifica vede Alonso a +58 sull’inseguitore del mondiale Ivan Ortolà, +77 su Veijer e +83 su Holgado. Chiaramente il mondiale è ancora lungo ma l’AustrianGP è una tappa fondamentale per gli inseguitori per recuperare punti su David Alonso. È sempre un pilota molto veloce e costante, sbaglia poco, quindi è fondamentale approfittarne quando ha qualche penalità come i long lap. Scontata la penalità il colombiano rientra in pista in una posizione discreta, vicino ai primi e in pochi giri ha già recuperato ciò che il long lap gli ha fatto sprecare.

La fuga di Kelso, Munoz e Holgado dura pochi giri: a metà gara Veijer, guindando il gruppone, riesce nella rimonta e si lega ai primi 3. A 15 giri su 20 Ortolà si libera dei piloti più lenti, raggiunge la nona posizione ma il gruppo dei primi è lontano 5 secondi. Nel frattempo Alonso ha preso la leadership della corsa e tenta la fuga. gli inseguitori però non si danno per vinti e gli restano incollati.

La gara Moto3, che di solito è piena di sorpassi, questa volta è stata più una corsa di strategia. Holgado e Munoz sono restati dietro al colombiano fino alle ultime due curve dove hanno voluto tentare l’attacco. Nonostantela cattiveria del pilota GasGas Alonso è riuscito a bloccare tutti i suoi ingressi. Il numero 80 non si è fatto passare e ha vinto in volata su Munoz e Holgado (0.005 sec). Ortolà è stato in grado di recuperare solamente un secondo dai piloti id testa, nono posto per lui.

La classifica la guida sempre David Alonso a 249 punti, dietro di lui Ortolà a 173. Il vantaggio è sempre più vasto e sembra che la Moto3 abbia già trovato un nuovo fenomeno generazionale come è stato Acosta tre anni fa.