Valentino Rossi è una di quelle voci che nel paddock della MotoGP non puoi non ascoltare. Un pilota da nove titoli mondiali considerato da tanti il più forte della storia. Ma che idea si è fatto di questo mondiale? Lo ha dichiarato a MotoGP.com dopo la gara di Jerez

Quando si parla di titoli mondiali Valentino Rossi è decisamente uno che ne sa. Una carriera leggendaria coronata da sette titoli mondiali nella classe regina, nove totali nel mondiale. Anche dopo il suo ritiro, il Doc ha continuato a girare tra i corridoi del paddock. Da una parte perché ormai ha preso le vesti di team owner con il Pertamina Enduro VR46 Racing Team. Dall’altra perché è proprio grazie a Valentino che l’Italia ha in MotoGP due pezzi da novanta a giocarsi le posizioni che contano davanti. Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi

Il 2024 è la terza stagione senza Valentino in griglia, ma che idea si è fatto delle prime quattro gare fin qui disputate? “Sulla carta i numeri uno e due per il campionato sono Pecco e Martin.” Comincia il Doc a MotoGP.com. “In questo momento Martin sta meglio. Inoltre, Pecco è stato sfortunato a volte e ha fatto alcuni piccoli errori, quindi Martin ha un buon vantaggio in campionato, ma la stagione è molto, molto lunga. Hai molti piloti che possono lottare per il campionato. C’è un minimo di cinque o sei. Hai anche Acosta, Vinales, quindi tutto è aperto.”

Valentino, quindi, non nomina espressamente Marc Marquez, battuto da Pecco Bagnaia proprio a Jerez. Arriva, però, a parlare di un altro spagnolo che sta facendo meravigliare tutti. “Pedro Acosta è eccezionale. È un bene per lo sport perché quando un rookie arriva in campionato e combatte per le vittorie di gara, tutti iniziano a seguire. Sono molto curioso di vedere dove può finire. I numeri che Acosta ha raggiunto nella sua carriera fino a qui sono molto strani.”

“Ha vinto due campionati del mondo in tre anni e ha fatto qualcosa di speciale. Sapevo che sarebbe andato forte anche in MotoGP, ma non mi aspettavo che arrivasse così presto. È un po’ una sorpresa per tutti, ma è bello seguire. Penso che sarà difficile combattere con lui in futuro.”