Dopo la tumultuosa gara di Moto3, la Direzione Gara ha inflitto a David Muñoz la partenza dalla pit-line nel prossimo GP in Argentina. Tuttavia Peter Öttl, team manager di IntactGP, non è d’accordo: “La sanzione è eccessiva, ma parlare con gli stewards è inutile.”

Simon Crafar, il nuovo presidente del Fim Motogp Stewards Panel, avrebbe desiderato un debutto meno problematico. Invece i piloti della Moto3 non hanno perso occasione per metterlo subito in una posizione scomoda.
Per chi si fosse perso la gara della entry class, tutto è iniziato al settimo giro, quando in curva 5 Luca Lunetta, Team Sic58 Squadra Corse, tenta il sorpasso sul nuovo acquisto di IntactGP David Muñoz. L’entrata del pilota italiano si rivela ottimista e finisce con un contatto tra i due, Muñoz riesce a rimanere in piedi e si accoda a Lunetta. Il fattaccio accade al giro successivo. Lo spagnolo in cerca di vendetta si affianca a Lunetta alla staccata di curva 3, e con evidente intenzionalità cerca lo scontro.
Il pilota romano finisce in ghiaia e vede svanire le sue speranze di ottenere un buon risultato. A fine gara, lo Stewards Panel decide di modificare la penalità di un long lap penalty inizialmente inflitta con una partenza dalla pit-lane nel prossimo GP in Argentina. Ad aggravare la posizione di Muñoz c’è anche il fatto che il settore in cui stavano transitando era sotto regime di bandiera gialla, a causa della caduta di Taiyo Furusato.
La sanzione non è stata digerita da Peter Öttl, team manager del Liqui Moly Dynavolt Intact GP, che è stato intervistato da Speedweek.com. “Dopo la gara si è tenuto un incontro in cui abbiamo espresso la nostra opinione sulla questione. Tuttavia in base alla mia esperienza posso dire che non è possibile cambiare l’opinione degli stewards durante questi incontri, indipendentemente dalle argomentazioni.”
“A nostro avviso hanno imposto una sanzione molto eccessiva perché, se si considerano le due infrazioni singolarmente, quando si sorpassa con bandiera gialla si deve cedere la propria posizione. Invece se si verifica un incidente con la bandiera è gialla, cosa che non è accaduta, normalmente si ricevono due long-lap. Il fatto che David debba partire dalla pit lane in Argentina, compromettendo così fin dall’inizio la sua gara, è molto esagerato. Ma forse volevano prendere misure severe perché Muñoz ha attirato l’attenzione tante volte in passato.” ha concluso Peter Öttl durante l’intervista.
E’curioso notare come a difendere questo comportamento sia proprio lo stesso team manager che, nel 2023 in Qatar, condannava le manovre molto simili di Jaume Masià nei confronti del proprio pilota Ayumu Sasaki. In quell’occasione, Masià in forze al Team Leopard cercò più volte il contatto il giapponese, suo diretto rivale per il titolo. Al termine della gara, lo spagnolo si laureò Campione del Mondo di Moto3 2023.