Campinoti si è espresso sulla situazione all’interno del box Ducati del team ufficiale. Gigi Dall’Igna dovrà affrontare una delle stagioni più difficili della sua carriera dal punto di vista della gestione dei piloti. Un compito non facile, ma Gigi ha sempre voluto avere i piloti migliori, e con Bagnaia e Marquez il suo sogno si è avverato.

Paolo Campinoti insieme a Gigi Dall’Igna.

Uno degli argomenti più discussi all’interno del paddock è senza ombra di dubbio sul team Ducati Lenovo. La coppia Bagnaia – Marquez è forse una delle più forti di sempre, di conseguenza parlare della loro convivenza è all’ordine del giorno. A parlarne è stato anche Paolo Campinoti, il quale però, si è concentrato molto anche su Gigi Dall’Igna, la mente pensante di tutto il motore Ducati.

Di seguito le parole di Paolo Campinoti rilasciate al corriere della sera negli scorsi giorni:“Gigi è un genio. È stato molto gratificante per lui poter contare sul pilota più forte degli ultimi anni. Marc ha messo tutto in gioco per lui e si è arreso dopo un lunghissimo corteggiamento. Gigi è un ingegnere playboy”.

Non avrei preso quella decisione, ma la capisco anche. Quella scelta mi ha fatto anche propendere per la Yamaha. Ho sempre la sensazione che senza Gigi Dall’Igna mi manchi un familiare o un amico. Siamo professionisti e loro lo accetteranno come me. Gli anni trascorsi insieme mi hanno lasciato il segno. Dirsi addio da campioni può essere difficile, ma è anche più facile se si sente di aver chiuso un po’ il cerchio”.

Paolo Campinoti insieme a Jorge Martin, campione del mondo in carica.

Jorge è un ragazzo fantastico, abbiamo un rapporto speciale. Sta vivendo un anno molto sfortunato per ora. Tutto quello che può andare storto per lui va storto, è una sfortuna. I piloti sono abituati alle cadute e normalmente non si fanno male. Questa volta in due cadute si è rotto una mano e un piede. Salterà almeno altri due Gran Premi, poi si vedrà come sta”.

“È una guerra fredda e serve qualcuno che la risolva. L‘ultima persona che Valentino vorrebbe vedere vincere è Marquez. Questo può influire un po’ sull’atmosfera, sulla calma generale. Ma è normale, è una ferita aperta“.