Il gran premio del Mugello non poteva finire meglio per tutti i tifosi fan degli italiani! Vince Bagnaia davanti ad Enea che in stile valentiniano sorpassa all’ultima curva Jorge Martin per il secondo posto. Contemporaneamente a ciò che accade in pista, c’è caos anche dietro le quinte: causa mercato piloti!

Livrea speciale Ducati Factory

Bagnaia: 10, Finalmente Pecco riesce ad essere competitivo anche il sabato sia in qualifica sia in sprint. Nemmeno le tre posizioni di penalità in griglia sono state un problema per il campione in carica!

Bastianini: 9, incidente il sabato che gli abbassa leggermente il voto sebbene non fosse completamente colpa sua. In gara ha dimostrato che la velocità che aveva nella sprint non è stata un caso. In pochi giri si libera di Marc e sorpassa Martinator all’ultima curva facendo esplodere il Mugello in un boato!

Martin: 8, Nonostante avesse problemi all’avantreno, sofferente di sottosterzo, Jorge è riuscito a limitare i danni con una terza posizione. È riuscito a tenere a bada la rabbia causata non solo dalla caduta nella sprint, ma da una misteriosa litigata con Gigi Dall’Igna riguardo alla sua promozione in ufficiale. Da qui si è deciso al trasferimento in Aprilia.

Marc: 7, non ha brillato come si pensava, questa volta partire davanti non è servito a dimostrare di essere il migliore, probabilmente in questo circuito pagava la differenza della sua GP-23 con le GP-24 dei diretti avversari.

Acosta: 7.5, come al solito primo delle KTM, ancora una volta manda in crisi Brad Binder e lo distacca di 7 secondi circa. Nel mezzo del week end ha firmato per il team ufficiale il prossimo anno!

Morbidelli: 8, Finalmente Franco sembra aver capito la Ducati! È andato forte sia sabato sia domenica e quindi si spera in un netto miglioramento. Deve ancora ottenere qualche risultato buono per poter confermare la sella il prossimo anno… Gli sarebbe molto utile un secondo anno in Ducati.

Di Giannantonio: 7.5, Fabio si sarebbe meritato di più, perché ha fatto una gara strepitosa, anche nella sprint ha fatto una bellissima rimonta fino alle posizioni che contano. Purtroppo però non è riuscito a qualificarsi nelle Q2 e tanto meno a passare il turno nelle Q1, quindi gli si deve abbassare il voto, ma il potenziale per un 8 lo aveva.

Vinales: 6, siamo alle solite: a volte va forte, altre fatica dietro. Non si può dare più della sufficienza mite ad un pilota così incostante. Il prossimo anno dovrà reggere il passo di Jorge Martin se non vorrà essere valutato come un pilota mediocre.

Alex Marquez: 6.5, ha recuperato poche posizioni rispetto alla casella di partenza, gara piuttosto anonima.

Binder e Espargarò : 4 , entrambi pagano tantissimi secondi dai loro compagni di squadra: rispettivamente 7 e 9. Insufficientemente veloci per tutto il week end, per dei piloti del loro calibro, che fino a pochi anni fa si giocavano il mondiale, è gravissimo.

Trackhouse Racing: 6, le loro posizioni si aggirano sempre a metà griglia. Il miglioramento di Raul Fernandez a Catalunya era molto probabilmente solo casuale.

Bez: 5, ancora non riesce a spingere sulla GP-23, eppure il compagno di team ci riesce. anche per lui il miglioramento di Jerez e Le Mans era puramente casuale, almeno lo è finché non risolve i problemi.

Rins: 4, è veramente un peccato per Alex che non riesca a tenere davanti la sua M1. Per la seconda volta di fila entra in Q2 diretto, non si qualifica nemmeno troppo male, però in gara crolla improvvisamente. Non riesce a fare partenze accettabili e nemmeno ha il passo per stare in bagarre con gli avversari.

Quartararo: 5, in sprint era partito bene, ma è stato steso da Miguel Oliveira, in gara invece ha sofferto sin da subito: difficile valutare, quindi si guarda al risultato. C’è da considerare anche che Yamaha arrivava al Mugello subito dopo averci girato per i test privati.

Honda: 2, sono sempre loro, ma Luca Marini non prende più venti secondi dai compagni di squadra. Tuttavia quello che mette sempre la “zampina” davanti agli altri è sempre Johann Zarco.

*il voto mancante ad altri piloti è influente e di poco conto.