Valentino Rossi è tornato a parlare della magica battaglia alla vittoria nel GP di Catalunya del 2009. La lotta contro Jorge Lorenzo si è conclusa con un sorpasso inaspettato e leggendario che è entrato nella storia del motociclismo.

Valentino è stato ospite della quarantunesima puntata (S3) del podcast di Giacomo Poretti, il famoso comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Durante questo episodio i due si sono messi a parlare del più e del meno ed è anche tornato a galla il ricordo del sorpasso più celebre di Rossi.

Nel 2009 Jorge Lorenzo, Valentino Rossi e Casey Stoner sono arrivati al round di Barcellona a pari punti in classifica piloti. 2 vittorie per lo spagnolo, 2 per l’australiano e una sola per il dottore, ma Valentino conosceva una mossa che gli altri non si aspettavano. Il 99 partiva dalla pole position ed era la sua gara di casa, molto più di Jerez siccome la sua famiglia viveva dall’altra parte del mare, a Mallorca. Insomma Lorenzo aveva tutte le motivazioni per mettere le ruote davanti al suo diretto avversario che partiva appena dietro di lui.

Rossi e Stoner – Catalunya 2009

La gara sin dall’inizio è stata un dominio Yamaha, Stoner non aveva il passo per competere e si è dovuto accontentare del terzo posto. La lotta per la vittoria è sempre più accesa man mano che si arriva al termine della gara. Sono arrivati alla storia gli ultimi giri di bagarre in cui Jorge sembrava aver vinto dopo aver protetto l’ultima staccata disponibile al sorpasso in curva 10. La gara ormai sembrava conclusa a tutti, ma non a Valentino Rossi che all’ultima curva è riuscito ad infilarsi dove nessuno si sarebbe mai immaginato.

“Lui è uscito da curva 9 meglio di me, non sarei riuscito ad attaccarlo alla 10 e pensavo di aver perso. Sapevo però che all’ultima curva c’era una possibilità perché quel sorpasso lo avevo già fatto nel 2007 con Stoner. Quindi mi sono buttato e ho pensato: se casco, spero di far cadere anche Lorenzo -dice scherzando Valentino- invece sono riuscito a passare”.

Jorge e Valentino

Rossi proprio in questa intervista parla di un aneddoto che non era mai stato raccontato dal dottore. “Quella curva si fa in terza marcia, ma sorpassando in terza non sarei riuscito a fermare la moto, allora ho avuto il colpo di genio. Semplicemente ho inserito la seconda in modo da sfruttare di più il freno motore. Sembra una sciocchezza perché ormai lo fanno tutti, ma nel 2009 non era una moda. Sono stato il primo, forse perché nessuno ci aveva mai pensato.

“Tutto questo lo si fa trattenendo il fiato: non sai mai come finirà. Dal momento della frenata all’uscita sul dritto hai un’emozione tale che non ti permette di respirare. Quei 6 secondi, fino al traguardo, sono stati come un’esplosione di gioia”.