Marc Marquez sembra diverso. Quasi un altro pilota. Lo spettro dell’alieno che abbiamo perso nella ghiaia di Jerez cinque anni fa. Non solo più veloce, ma più consapevole e conseguentemente più difficile da battere. Dove ha fatto lo step principale?

Marc Marquez ha dominato il primo weekend dell’anno. Lo ha fatto con una doppietta (il fratello Alex è arrivato secondo) nella doppietta (Sprint + gara lunga). Un feeling sbocciato subito con la moto e con il team, in particolare con Gigi Dall’Igna, che non si è risparmiato dall’elogiarne le capacità e la performance dopo la gara thailandese. Marquez è uscito dal Chang International Circuit come primo leader del mondiale MotoGP 2025, con l’intenzione di volerci restare a lungo. Magari fino a fine anno, vincendo quel titolo che insegue da anni e che gli permetterebbe di eguagliare nel numero dei mondiali vinti Valentino Rossi.

Sembra quasi un Marquez diverso dalla scorsa stagione. Non solo più veloce, ma più consapevole e conseguentemente più difficile da battere. Dove ha fatto lo step principale? Davvero è cresciuto così tanto? Ne ha parlato ai microfoni di Sky Sport MotoGP. “Una delle cose su cui ho lavorato di più quest’inverno è essere ancora più pulito nella guida. Non ho più 20 anni, ne ho 32, devo gestire le cadute, il fisico. Non posso più permettermi di farmi male. Per questo devo essere pulito e dosare bene le energie che uso. So che il mio stile di guida che avevo prima era più bello da vedere, ma già lo scorso anno ho capito che per me è meglio così. Poi per la qualifica posso andare più aggressivo, ma ci arriverò passo dopo passo”.

“Ho lavorato tanto anche sulle curve a destra, per migliorarmi. L’ho fatto guardando molto Pecco, perché è molto forte. Ma anche mio fratello Alex. Sono migliorato e perdo meno di prima. Il mio obiettivo non era essere molto più veloce di prima, ma più costante. Ho guardato tanti video, mi sono concentrato su quello che fanno con il corpo, con la gamba, con il freno e devo ancora lavorarci per essere ancora più costante. Il mio istinto, a volte, mi dice ancora di andare con il mio solito stile di guida. Vediamo se riesco a tenere il nuovo stile di guida per tutto quest’anno”.