Gino Borsoi, il team manager di Prima Pramac, parla riguardo il mondiale spettacolare del 2024, paragonando i duellanti alle leggende di Rossi e Lorenzo. Borsoi spiega che la loro lotta li ha spinti sopra i loro limiti, rendendoli unici nel loro stile.

Martin - Bagnaia, le parole di Dall'Igna

Finalmente i due diretti rivali al titolo hanno regalato al pubblico una lotta che è mancata per tutto questo tempo. Non c’era mai stato un vero e proprio duello in pista tra i due contendenti, ma a Sepang abbiamo finalmente assistito a una bagarre spettacolare. Bagnaia già sapeva che restare in testa senza il disturbo di Jorge sarebbe stato impossibile, infatti è proprio andato tutto secondo i piani.

Alla fine del round, Bagnaia ha collezionato la sua decima vittoria stagionale, un traguardo riuscito a pochissimi piloti nella storia della MotoGP. Nonostante abbia recuperato punti importanti per il campionato, il distacco rimane comunque notevolmente preoccupante per l’italiano. Resta ancora l’ultima tappa a Barcellona e i 24 punti che separano il numero 1 da Jorge Martin sono difficili da superare.

Jorge Martin vincendo il mondiale strapperebbe il numero uno dalle carene Ducati, portandolo in Aprilia. Inoltre renderebbe vincitore il team satellite Pramac, che il prossimo anno passerà in Yamaha e difficilmente otterrà risultati simili. Gino Borsoi commenta in un’intervista spagnola la grande sfida di quest’anno. “Chiunque vincerà tra i due potrà essere molto orgoglioso. Hanno combattuto entrambi come non si vedeva da anni ormai, quasi dai tempi di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Il paragone è corretto perché hanno più talento degli altri, ma forse Pecco e Martin hanno spinto il limite ancora più avanti”.