A Motegi Pedro Acosta è fresco della prima pole position della sua carriera e del primo weekend dove davvero ha detto la sua contro le Ducati. Per tutta la stagione è stato il pilota più vicino (tra quelli non con la Ducati) ad avvicinarsi ai fantastici quattro davanti. Dopo la pole, le cadute di Motegi hanno rappresentato un grandissimo dispiacere per lui e per il team, ma a Phillip Island potrebbe esserci un’altra storia…
Pedro Acosta è un figo. Si sà. Uno di quelli che và da matti, tira fuori le palle in gara e poi si mette a ruttare in mondo visione dietro il podio. Tra podi e gare al di sopra delle aspettative di chiunque si è decisamente meritato tutto il calore dei milioni di tifosi che in tutto il mondo ormai lo acclamano come una stella. Tanto talento, ma anche tanta inesperienza, che lo porta spesso a fare errori che costano carissimi, come le scivolate a Motegi in piena lotta vittoria.
Se vogliamo considerare le statistiche, in modo del tutto oggettivo, allora il miglior pilota KTM in classifica, ad oggi, sarebbe Brad Binder. Il sudafricano è davanti solo due punti a Pedro Acosta, 183 contro i 181. Complice, quindi, le cadute di Motegi, dove lo squalo poteva portarsi a casa un bottino davvero succoso, il numero 33 rimane, secondo i numeri, la prima non-Ducati in classifica, premiato sicuramente dalla costanza. Nonostante, è evidente, lo spagnolo sia decisamente più veloce. Basti pensare che Acosta, da inizio stagione, si è portato a casa otto podi, tra Sprint e gara della domenica. Il quadruplo di quanti ne ha fatti Binder.
Non ci si può nascondere. L’obiettivo per lo squalo di Mazarrón deve essere quello di continuare a carburare e cercare di chiudere la sua prima stagione in MotoGP in top5. Risultato che, visto il livello sempre più alto del campionato e della Ducati, sarebbe storico. Pedro e il team Tech3 devono fare in modo che Motegi non sia stata solo una rondine che non ha fatto primavera, ma bisogna presentarsi in Australia con la stessa mentalità del Giappone, senza gli errori.
“È stata una buona settimana a casa dopo tante gare e viaggi, ho potuto riposare, staccare la spina e anche allenarmi dove mi piace di più. Spero di continuare con la stessa performance del weekend di Motegi, ma risparmiando le cadute. L’Australia è il primo weekend dei 4 rimasti da qui a fine anno ed è un circuito che mi piace molto. Sicuramente è il più impegnativo del campionato e spero di poter ottenere un buon risultato. L’unico handicap in Australia potrebbe essere il freddo, ma cercheremo di combatterlo”. Queste le parole del rookie maravilla.