Dal Gran Premio di Aragon a fine agosto, la Yamaha sta attraversando una fase decisamente transitoria. I risultati stanno migliorando, soprattutto con Fabio Quartararo, e ormai la presenza intorno alla top10 è quasi assidua. Tuttavia, con l’alzarsi dell’asticella, sono sorti alcuni problemi…

Il weekend a Motegi è stato il peggiore dopo il mezzo “risveglio” nelle prestazioni avuto da Yamaha nelle ultime gare, sopratutto con Fabio Quartararo. Se Yamaha fino a metà stagione faticava a entrare in top10, da Aragon in poi la situazione è decisamente più rosea. Per il campione del mondo 2021, infatti, settima posizione ripetuta tre volte di fila (le due gare a Misano e Mandalika) con il nono posto di Aragon. Risultati che, seppur deludenti idealmente per un campione del mondo, sono incoraggianti per una moto che è quarta in classifica costruttori, con almeno sedici moto europee che teoricamente dal punto di vista tecnico ti stanno davanti.

Da Misano, però, è diventato evidente un problema che sta mettendo in difficoltà la casa di Iwata. Un consumo decisamente eccessivo di carburante. La M1 oggi forse consente di avvicinarsi al limite, ma a costo di un consumo di carburante che spesso è talmente risicato da rischiare di non arrivare alla fine. Infatti, dopo aver finito senza benzina già sul traguardo di Misano 2, che gli è costata la top5, El Diablo ha concluso ancora a secco la gara a Motegi. Cosa che è lo ha fatto andare su tutte le furie. Proprio all’ultimo giro infatti, Fabio è stato passato da Johann Zarco, finendo la benzina e perdendo l’undicesima posizione.

Invece (come riportato da Motorsport.com) secondo Alex Rins, compagno di squadra di Fabio Quartararo, i buoni risultati del numero 20 da Aragon in poi sono dovuti solamente al suo stile di guida. Non si tratterebbe, quindi, di un miglioramento del pacchetto tecnico della M1 in sé, ma solo di Quartararo che piano piano la sta comprendendo. La motivazione riguarderebbe proprio l’attività di Yamaha sul circuito di sammarinese. Basti pensare che il team di Iwata ha girato tantissimo prima del weekend di gara. Soprattutto grazie alle concessioni di Dorna.

Perché Fabio Quartararo inizia a carburare mentre Alex Rins fa ancora tanta fatica anche nelle piste dove Yamaha gira e fa test? Una giustificazione potrebbe essere l’infortunio del Mugello che gli ha messo fuori uso la gamba sinistra per quasi tutta la scorsa stagione. Tuttavia lo spagnolo tende a smentire queste voci, ammettendo che se la gamba sinistra fosse come quella destra non cambierebbe il risultato. Ciò che gli era successo e i dolori che comporta quell’infortunio non incidono sul suo modo di guidare. Si tratta apparentemente, quindi, di puro adattamento a questa M1 dopo anni di Suzuki e Honda.

E quindi dal punto di vista dello sviluppo Yamaha, nella settimana in cui Honda annuncia Albesiano come nuovo direttore tecnico nel 2025, a che punto siamo? Alex fa una riflessione riguardo al motore V4. “È ovvio che non avremo il motore V4 per le ultime gare; se siamo fortunati, arriverà a metà del prossimo anno. Si tratta di una prima bozza di progetto, ma prima abbiamo bisogno di qualcosa. Stiamo raggiungendo un momento critico. Non perché non stiamo lavorando, ma perché non stiamo facendo le cose per bene. In ogni gara la mia frequenza cardiaca non scende sotto i 190 battiti al minuto. E questo per arrivare ultimo, a 40 secondi dal primo”