Pecco Bagnaia domina al Red Bull Ring, con la classe e la determinazione di chi dopo aver vinto due mondiali vuole continuare con la stessa fame. Martinator ci prova ma non riesce a contenerlo. Terzo Enea Bastianini che fa una gara in solitaria. Tutto quello che è successo al Red Bull Ring

Pecco Bagnaia vince al Red Bull Ring. Settima vittoria in stagione e venticinquesima in MotoGP conquistando (di nuovo) la leadership del mondiale. Una doppietta importantissima, contando anche la Sprint di ieri, con cui Pecco sale a quota tre vittorie consecutive al Ring, comprendendo anche quelle del 2022 (contro Quartararo) e 2023 (contro Binder). Inoltre per Ducati, e questo aiuta a capire quanto la casa di Borgo Panigale sia diventata dominante, si tratta dell’ottavo podio consecutivo (nelle gare della domenica) con tutti e tre i posti sul podio occupati da Desmosedici.

Subito fuoco alla partenza lo scatto di Pecco e Jorge è ottimale: riescono a staccarsi subito dal gruppo e si scambiano alcuni sorpassi utili a far emozionare gli spettatori. Il passo che riescono a tenere è davvero infuocato e neanche Enea Bastianini, che fa una gara in solitaria al terzo posto, riesce a tenerlo. Inizio disastroso per Marc Marquez, che sbaglia completamente il rilascio della frizione, complice soprattutto un problema al sistema abbassatore. Pessima pessima e in fase di frenata di curva 1 era già stato inghiottito dal gruppo prima di toccarsi con Franco Morbidelli, causando un largo per entrambi e una notevole perdita di posizioni e tempo.

Mentre il distacco tra Bagnaia in testa e Martin dietro aumenta, Marc inizia la sua rimonta sorpassando Acosta, Alex Marquez, le Aprilia fino ad arrivare in quarta posizione. Una volta giunto alle spalle di Bastianini il gap è troppo alto, si tratta di 8 secondi che a quel punto sono difficili da recuperare, costringendolo ad accontentarsi ai piedi del podio. Con la terza posizione di Enea e la quarta di Marc, seguono rispettivamente il leader della classifica di 61 e 83 punti.

Una gara positiva è stata sicuramente quella di Marco Bezzecchi che ha trovato una pista su cui può spremere al massimo il potenziale suo e della GP-23. Ormai non eravamo più troppo abituati a vedere il Bez nelle posizioni che contano, invece questo weekend si è levato qualche sassolino dalla scarpa per tornare dove dovrebbe essere. Servirà continuare su questa falsariga se si vuole ritrovare una quadra entro fine stagione, e sicuramente le prossime piste (come Aràgon o i due weekend a Misano) saranno fondamentali.

Difficile situazione in casa KTM. L’unico che riesce a stare davanti, concludendo quinto, è Brad Binder mentre gli altri sono costretti ad accomodarsi fuori dalla top10. Cade Jack Miller nelle fasi iniziali in un Gran Premio dove poteva davvero fare molto bene. In difficoltà per tutto il weekend Pedro Acosta, che probabilmente paga inesperienza e una moto tecnicamente inferiore rispetto alle Ducati.

La caduta di Jack Miller a 18 giri dalla fine