Andrea Iannone era stato squalificato dopo il GP di Sepang del 2019 per l’assunzione di Drostanolone, a inizio 2024 è tornato con molta grinta per dimostrare di essere ancora capace a dare gas. Visti i primi suoi due weekend di gara, l’abruzzese ha dei piani chiarissimi per il futuro, tra i quali diventare campione del mondo WorldSBK.
La storia di un talento italiano che ha fatto sognare più volte in MotoGP sembrava essersi interrotta nel 2019. In modo brusco, improvviso e -a detta di Andrea- ingiusto. Quattro anni di squalifica sono tanti. Si perde il passo con gli avversari, si perdono gli aggiornamenti delle nuove moto e la forza fisica che non torna quella di un tempo. Eppure Iannone ha distrutto le aspettative. Sbarca in SBK con la sola voglia di divertirsi, ma fa scintille già dall’esordio collezionando il primo podio con GO Eleven.
The Maniac ha già due podi in soli due appuntamenti, accumulando un totale di 51 punti e classificandosi attualmente al quinto posto dietro a piloti come Bautista, Razgatlioglu, Alex Lowes e il debuttante Bulega, primo in classifica a 87 punti. Per essere solo all’inizio sembrano già tanti punti di distacco. Ma appena riuscirà a ottenere il primo successo i risultati incrementeranno ancora di più, o almeno queste sono le aspettative. Andrea è quindi in grado di lottare per il mondiale già dal primo anno in SBK, se continua così è molto probabile che il prossimo anno sia addirittura ingaggiato da un team ufficiale.
A proposito di offerte, si dice che BMW è interessata all’ingaggio dell’ex pilota MotoGP. Il contratto di Van der Mark è in scadenza a fine 2024. Nonostante il buon lavoro che l’olandese sta facendo già da inizio anno, le sue condizioni sono incerte. Iannone sembra proprio il sostituto perfetto da mettere a fianco di Toprak. Se le voci di mercato dicono che un contratto tra i due è reale, non lo è certo l’ipotesi molto verosimile che l’italiano aspetti un treno che lo riporti in MotoGP. Infatti, come non tutti sanno la marca tedesca ha già le mani sui contratti di partecipazione al motomondiale dal 2026. Quindi potrebbe essere l’occasione giusta per Andrea di tornare nella classe dove ha tantissimi anni di esperienza, utili anche per lo sviluppo di una moto che tra i prototipi di gara della classe regina non è mai esistita.