Il contratto tra Ducati e il team di Valentino Rossi è in scadenza a fine 2024 e Dorna non lascerà a Dall’Igna otto moto in pista per il prossimo anno. Yamaha, che non ha team satelliti, ne vuole uno e fa all-in proprio su quello del 46…

Negli ultimi anni Ducati ha dimostrato di avere una notevole bravura nel gestire le proprie moto e saper apportare sempre modifiche all’avanguardia che consentono ai piloti di scendere in pista e mostrare sempre maggiore velocità rispetto alle altre case. In più la casa di Borgo Panigale è il costruttore che possiede più moto nella griglia della MotoGP, il che significa che sono praticamente imbattibili e questo non piace se si pensa allo spettacolo.

Dorna, per favorire il combattimento in pista anche tra team, ha sperimentato un nuovo sistema per riuscire a equilibrare di più i valori in pista già per questo 2024. Con le “concessioni” Carmelo Ezpeleta ha dato l’opportunità ai team più in difficoltà di far girare di più i propri piloti, sviluppare il motore durante l’anno e avere più wild card, in modo da ottenere maggiori dati che sono stati privati invece a Ducati. In questo momento per la casa spagnola questo appare come l’unico modo per frenare l’incredibile progresso tecnico della casa di Borgo Panigale.

Vedendo come è iniziato l’anno, con ben sei ducati nei primi sette posti in Qatar uniti ai risultati del campionato team dello scorso anno, Dorna si è vista con un unica via d’uscita: non consentire a Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, di avere otto moto in pista. Dunque uno dei tre team “non ufficiali” marcati Ducati nel 2024 non potrà continuare a farlo nel 2025. Ovviamente il team Pramac, finanziato e gestito da Paolo Campinoti, non si muoverà, dati i soldi che porta a Ducati e ai risultati ottenuti fino a qui. Anche il team Gresini rimarrà il prossimo anno avendo ancora un contratto valido per almeno un’altra stagione.

Essere l’unico team rimasto unito al fatto che il proprietario è da ormai due anni un brand ambassador Yamaha, fa pensare che l’unica soluzione sia portare il team di Valentino Rossi a Iwata. Uccio Salucci, team manager del Pertamina Enduro VR46 Racing Team, ha affermato in più occasioni di aver parlato con bene o male tutte le case del mondiale, ma solo Yamaha sembra aver fatto un’offerta allettante per VR46.

Sarebbe comunque un affare per il VR46: un rinnovo a Borgo Panigale varrebbe a dire prolungare il contratto con una moto vincente, che consentirà ai propri piloti di competere per il titolo, promessa invece esagerata in caso di passaggio in Yamaha, che anche con Fabio Quartararo è in evidente difficoltà e sembra che non si troverà una soluzione in tempi stretti. La casa di Iwata però ha come punto a favore il lato economico, con una maggiore possibilità di ingaggio piloti (che pagherebbe completamente Yamaha) e una riduzione nei costi delle moto.