Ducati è stata la grande protagonista dei test generali del mondiale Superbike a Phillip Island. Bulega domina, Petrucci è super veloce e Bautista esce soddisfatto. Davvero il pacchetto della Panigale ha fatto quel salto in avanti che serviva per agguantare Toprak e BMW?

Se da una parte Nicolò Bulega ha dominato i test a Phillip Island, sul pianeta dei normali c’è il compagno di squadra Alvaro Bautista.  Il pilota Aruba.it Racing Ducati ha chiuso al quinto posto la giornata, e ha provato a trovare sempre più fiducia con la sua Panigale V4 R. Bautista è rimasto costante e veloce in tutte le condizioni di asciutto mentre spesso girava sull 1’29. Prima che la sessione diventasse bagnata nel pomeriggio, Alvaro ha fatto un totale di 38 giri. 

Lo spagnolo viene da una stagione difficile condizionata molto dalla zavorra obbligatoria per compensare la differenza tra peso corporeo e peso della moto. L’ultima vittoria del campione del mondo 2022 e 2023 è quella di Aragon. Alvaro ha sfruttato i due giorni di test in Australia per girare nella stessa pista in cui inizierà il mondiale venerdì 21 marzo, raccogliere dati e arrivare pronti per provare a tornare davanti. 

Le parole di Alvaro Bautista dopo i test fanno ben sperare dopo che quelli di Portimao non erano andati come previsto. “Sono molto soddisfatto per come sono andate le cose in questi test. Posso dire di aver ritrovato quel feeling che stavo cercando ormai da tanto tempo. Finalmente siamo riusciti a girare in pista con grande continuità dopo il maltempo trovato a Jerez e a Portimao. Sono particolarmente contento anche per il lavoro che abbiamo fatto con le gomme e questo ci permette di avere le idee chiare”.

Confermare la terza posizione in classifica del 2024 potrebbe essere l’obiettivo più realistico per Bautista. Il compagno di squadra sembra aver preso confidenza con la V4 R e al momento è di un altro livello. Servirebbe valutare la reale posizione di Toprak, campione del mondo 2024, dopo il difficile pre stagione a causa dell’infortunio. Yamaha è cresciuta ma sembra ancora non rappresentare una reale minaccia, contando soprattutto che si ritrova da subito senza Jonathan Rea.