Quello di Jorge Martin a Misano rischia di essere un vero e proprio suicidio sportivo. Mentre era in lotta per la vittoria contro Pecco Bagnaia, rientra ai box appena sente le prime gocce di pioggia. La pista non si bagnerà e si dovrà accontentare di un quindicesimo posto. Perché è rientrato subito? Perché ha tentato questo azzardo? Ne ha parlato lui stesso dopo la gara

Non appena ha iniziato a piovere, l’ho visto rientrare in pit lane dal maxischermo e nella mia testa ho cambiato tutto. Ho detto ‘OK, non devo cadere, perché lui prenderà zero punti‘. Così Pecco Bagnaia, principale rivale del mondiale di Jorge Martin, ha detto ai microfoni di MotoGP.com parlando della gara di Misano. La gara di Martinator è descrivibile come un vero e proprio calvario. Mentre era in lotta per la vittoria proprio contro Bagnaia, che aveva già provato a sorpassare al secondo giro, comincia a cadere qualche goccia di pioggia. Lo spagnolo rientra ai box per cambiare moto e per provare a tornare in pista con le gomme da bagnato, nella speranza che la pista si bagni.

Dopo trenta secondi smette di piovere e da umida la pista torna asciutta. Jorge, essendo passato dalla pit lane per il cambio moto, si trovava a più di trenta secondi dai primi e con delle gomme (le rain) che con la pista asciutta non funzionavano proprio. Alla fine, dopo essere tornato ai box un’altra volta per riprendere le gomme da asciutto, è riuscito a portarsi a casa comunque un punto importante, nonostante l’amarezza di aver buttato via tutto il vantaggio da Pecco Bagnaia che aveva preso ad Aragon. Un azzardo di cui non aveva bisogno.

Perché Jorge Martin è tornato così presto per cambiare moto?

Glielo hanno chiesto i ragazzi di The-Race.com a fine gara. “Perché pioveva. Voglio dire, cosa vuoi che ti dica? Non ho adottato la strategia giusta, questo è sicuro. Pensavo più alla gara che al campionato. Quindi ho pensato che per vincere la gara fosse meglio fermarsi. E mi sono fermato. La prossima volta aspetterò dietro Pecco e farò lo stesso.”

Jorge non trova scuse. Riconosce che la colpa della strategia sbagliata è stata sua al 100%. Esclude il team da tutte le colpe. “Non ne abbiamo parlato. Non sapevo esattamente cosa sarebbe successo. Ecco perché forse ho smesso. Sicuramente è molto importante comunicare con la squadra, e forse questa volta ci è mancata un po’ di intesa tra di noi. Voglio dire, è stata colpa mia al 100%. Ma sì, è sempre utile ricevere feedback e avere più informazioni prima della gara.”

Adesso la situazione in classifica vede Jorge Martin davanti a tutti con solo sette punti (a scapito dei 26 che aveva prima di Misano) di vantaggio su Pecco Bagnaia. Considerando la seconda di Misano e le asiatiche, in un mondiale dove tutti i punti sono importanti, quello di Martinator è stato un vero e proprio suicidio sportivo. Anche perché non solo Pecco Bagnaia si è riavvicinato, ma anche Marc Marquez, che adesso dista solo 53 lunghezze, con la forza mentale di chi ha vinto due gare di fila.