Anche in Repubblica Ceca nascono le prime bandiere turche! Razgatlioglu domina senza compiere il minimo sforzo. Allunga in classifica ai danni della coppia ufficiale Ducati. Rea torna nelle retrovie come eravamo abituati a vederlo con Yamaha, mentre regalano spettacolo gli ex MotoGP. Danilo e Andrea ricordano i loro vecchi tempi in classe regina.

Andrea Iannone, GO Eleven, Ducati

La partenza è stata molto positiva per Alvaro Bautista, il quale dalla decima casella ha subito raggiunto la quinta vicino ai primi. Iannone è scattato molto bene e prepotentemente ha scavalcato Nicolò Bulega mettendosi all’inseguimento di Toprak.

Nei primi giri Bautista, che ha perso un’aletta areodinamica, ha fatto molta fatica e ha dovuto lottare con i denti con Lowes e Gardner. Secondo i telecronisti è una difficoltà dovuta non soltanto alla famosa zavorra, ma una difficoltà fisica o psicologica.

A metà corsa Andrea Iannone non riusciva a reggere il passo per il podio, infatti è sceso di due posizioni a vantaggio degli italiani Bulega e Petrucci. Danilo, nonostante la sua discutibile forma fisica dovuta agli incidenti di pochi mesi fa, sembra volare sul circuito di Most. Durante le prove aveva dimostrato di essere molto veloce con la gomma consumata, infatti non ha avuto difficoltà a sorpassare anche Nicolò mettendosi in seconda posizione. Grande soddisfazione per il Team Barni che dopo tutto il duro lavoro hanno ottenuto un grande risultato.

Le Yamaha R1 hanno avuto qualche difficoltà in gara 1: Rea avrebbe potuto fare bene, invece ha sprecato la partenza e non è bastata la rimonta. Appena raggiunta l’undicesima posizione, il sei volte campione ha sbagliato una curva, prendendosi un long lap penalty a causa di uno short-cut. Remy Gardner invece riesce a far correre la sua R1 e lo ha dimostrato reggendo il passo del duo Ducati ufficiale.

In casa Kawasaki, Lowes ha commesso il suo primo vero errore della stagione: In lotta con il numero 11, è scivolato ma è ripartito senza danni. Nell’altro lato del box, Bassani arranca sempre nelle retrovie, ha pagato anche un long lap penalty per lo stesso motivo di Rea.

Alex Lowes, Kawasaki

La lotta tra i due italiani ex MotoGP si trasforma in un qualcosa di nostalgico. Una bagarre che ricorda i vecchi tempi di quando entrambi erano al vertice del motociclismo mondiale. Danilo Petrucci secondo davanti a Iannone sono un grandissimo orgoglio nazionale.

La guida di Toprak Razgatlioglu è però la migliore di tutti: con più di 7 secondi di vantaggio si diverte entrando in stoppie in curva e facendo derapare la sua BMW. Si tratta di un talento unico che attualmente è nettamente superiore a tutto il resto della griglia. Si tratta di un fenomeno che se mai dovesse sbarcare in MotoGP e dovesse vincere anche lì diventerebbe un vero simbolo del motociclismo.