La telenovela CryptoData RNF contro Dorna procederà direttamente davanti a dei legali. Dopo l’espulsione dalla MotoGP alla fine del 2023, con conseguente entrata nel paddock di Trackhouse come secondo team Aprilia, questa storia sembra tutt’altro che finita. Ma che è successo di preciso?
Dorna dovrà difendersi in tribunale. Infatti CryptoData, azienda che possedeva oltre il 60% di quello che era il team RNF MotoGP con Razlan Razali a comando, ha deciso di intraprendere una causa legale per l’espulsione dal paddock della MotoGP a causa di “ripetute violazioni e inadempienze dell’accordo di partecipazione che ledono l’immagine pubblica di” MotoGP”. La società rumena era entrata nel paddock della MotoGP nel 2022 diventando title sponsor del Gran Premio d’Austria al Red Bull Ring, per poi diventarlo del secondo team Aprilia nel 2023. Ha avuto, inoltre, un ruolo chiave nella transizione del team di Razali da Yamaha ad Aprilia. È importante dire che CryptoData aveva già comunicato la propria posizione riguardo all’espulsione dalla MotoGP prima della fine del 2023, dove preannunciava che avrebbe preso provvedimenti verso un’ingiustizia per l’azienda, gli sponsor e il motociclismo. Una mossa, forse, strategica, attuata e studiata con le intenzioni di danneggiare Dorna, poiché la notizia è uscita proprio nella settimana precedente al Gran Premio del Qatar, che darà inizio alle danze del mondiale 2024, in cui la società spagnola ha davvero tanto altro a cui pensare.
Il comunicato del direttore di CryptoData Ovidiu Toma, letto e fatto uscire dalla testata giornalistica The-Race, recita: “Nonostante i ripetuti tentativi di affrontare questi problemi attraverso il dialogo, Dorna e IRTA non sono costantemente riusciti a rispettare i loro impegni finanziari e si sono impegnati in azioni che costituiscono un abuso di potere e una violazione della legge sulla concorrenza. Queste azioni non solo hanno comportato perdite finanziarie significative per la nostra azienda, ma hanno anche mirato a minare la nostra posizione competitiva e la nostra reputazione nel settore. Abbiamo raccolto prove sostanziali che dimostrano l’entità del comportamento abusivo di Dorna e IRTA e il loro disprezzo per gli accordi legali. Di conseguenza, stiamo portando la questione all’attenzione delle autorità garanti della concorrenza competenti e siamo pronti a perseguire tutte le vie legali per chiedere la restituzione e il risarcimento del danno causato dalle loro azioni.”
La verità è che in questa storia non è stata fatta abbastanza chiarezza. La notizia dell’espulsione di CryptoData dalla MotoGP per il 2024 è stata pubblicata in occasione dell’ultimo Gran Premio del 2023, quando le carte di iscrizione per la stagione successiva dovrebbero essere chiuse da un pezzo. Il team RNF si è ritrovato stravolto e con la casa demolita da un giorno all’altro senza preavviso, tanto che Miguel Oliveira e Raul Fernandez avevano un piano da seguire per i test a Valencia e hanno dovuto completamente stravolto i loro piani. Prima con l’addio di Razali, poi con l’esclusione di RNF e, infine, ecco che appare come per magia in due giorni uno sponsor americano di cui viene fatta la presentazione una settimana dopo, con tanto di livrea pro America a favore di telecamere. Troppe cose che non tornano. Non è una novità che gli USA siano mercato su cui Dorna, seguendo il modello Formula 1, vuole espandersi. Addirittura gira la voce che vogliano mettere un’altra gara oltre ad Austin, teatro dal 2013 del Gran Premio delle Americhe. Una mossa del genere non è illegale farla, si parla comunque di un business multi milionario come Dorna. Però non così. Non con questa disorganizzazione. Non a tre giorni dal primo test pre stagionale della nuova stagione. Come finirà questa questione non lo sapremo fino a che non verrà fatta chiarezza. Questa è l’ennesima dimostrazione di come, in Dorna, manchi un’organizzazione precisa. Se davvero c’è del marcio in questa storia, e questo ce lo diranno i legali, la società spagnola non ne uscirà che in una colossale figuraccia, che può davvero “andare a ledere l’immagine del campionato”, come recitava il comunicato con cui annunciavano l’uscita di scena di CryptoData.