Spettacolare prima giornata per la MotoGP a Le Mans. Era fondamentale entrare nei 10 per andare direttamente in Q2 nelle qualifiche di sabato mattina. Tanta Ducati, soprattutto rosso e viola, e tanta KTM, soprattutto quella di chi non ha neanche vent’anni e ha già il passo per vincere. Domani la guerra continuerà tra qualifica e Sprint. Ma com’è andato il primo giorno? Tutti i big sono già in Q2? Non proprio…
Jorge Martin è il migliore nel primo giorno della MotoGP a Le Mans. In una pista dove sono tutti davvero molto vicini lo spagnolo si dimostra ancora una volta il migliore nella prestazione pura. Primo nel time attack. Con la grinta e la cattiveria che servono per dimenticarsi velocemente dell’errore di Jerez, nel Gran Premio di Spagna, dove ha perso davvero tanti punti da Bagnaia. Jorge finisce davanti a tutti il primo giorno francese e in Pramac non possono che essere soddisfatti della piega che ha preso questo weekend, dove Martin lo scorso anno vinse la Sprint.
Grandissimi passi in avanti in casa Ducati ufficiale. All’interno del box Lenovo un venerdì più tranquillo rispetto al solito. Pecco Bagnaia non solo è stato abbondantemente nei 10 ma ha dimostrato di avere una velocità con cui potersi giocare sicuramente la pole position. Se però siamo abituati a un weekend in progressione da parte del numero 1, si può dire che a Le Mans Pecco sia arrivato pronto e aggressivo per agguantare il risultato. Addirittura ha dovuto abortire l’ultimo tentativo per prendere la P1 all’ultimo respiro a causa di una sbavatura all’ultima curva. Buona giornata anche per Enea Bastianini, che a causa di una caduta nel finale non riesce a migliorarsi rimanendo escluso dai 10 per pochissimi millesimi.
E chi può essere il terzo se non Pedro Acosta? Il diciannovenne (ancora per qualche settimana) di casa KTM è stato veloce in entrambe le sessioni e ha dato, ancora una volta, conferma di essere la prima RC-16 in pista a livello di gerarchie. A pochi millesimi da Bagnaia e a meno di due decimi da Martin, domani sarà sicuramente in lizza per la pole. Nelle categorie minori a Le Mans Pedro non ha mai entusiasmato, non salendo praticamente mai sul podio. Come nelle prime gare del mondiale, anche a Le Mans Acosta guida matto come un cavallo. La inserisce in una maniera che neanche chi è accanto a lui nel box se la spiega. E poi ci sono anche i salvataggi. Chissà che il primo approccio con il podio francese non possa arrivare proprio su una MotoGP.
Acosta e Jack Miller sono le uniche KTM che domani andranno direttamente in Q2. Grande escluso Brad Binder, autore di due cadute (una a inizio e una a fine turno) entrambe al quarto settore. Forse un po’ in difficoltà, sicuramente per il sudafricano avere la pressione di un Acosta che va così forte non è da poco. La terza sessione di prove, nonché ultima prima delle qualifiche, sarà essenziale per il team di Binder per risolvere la situazione e evitare un weekend potenzialmente disastroso. Servirà poi il colpo di coda in Q1 dove però i nomi papabili per avanzare sono tanti.
Il primo su tutti chiaramente Marc Marquez, che a causa di bandiere gialle e imbarcate inaspettate negli ultimi tentativi domani dovrà passare per il Q1. Anche a Le Mans il numero 93 va fortissimo e ha tutte le carte in regola per scavalcarlo. Con gomma usata, Marc aveva un casco rosso al primo settore dove però a causa di errore in uscita dalla 5 ha dovuto abortire il giro. Non la miglior giornata in casa Gresini, con il 19° tempo a più di un secondo da Martin anche di Alex Marquez. Servirà lavorare tanto per cercare di farsi trovare pronti in qualifica.
Clamorosamente (anche se di norma non dovrebbe esserlo) in Q2 Fabio Quartararo. Questo è un Gran Premio particolarmente significativo per il francese, che evidentemente riesce a mettere una grande pezza ai limiti della moto. Pensare a qualcosa di più è difficile, però sicuramente può essere un obiettivo cercare di partire in terza fila (quindi fare almeno il 9° tempo). 14° tempo e soliti discorsi, invece, per il compagno Alex Rins. Yamaha nei test di Jerez aveva portato delle novità importanti, che però sono state bocciate tutte dallo spagnolo.
Passi in avanti per Aprilia. Rispetto a Jerez i piloti ufficiali della casa di Noale hanno dimostrato velocità e costanza. Entrambi nei migliori 10 e entrambi con la possibilità di fare davvero molto bene. Aleix Espargaro (6°) sembra ritrovato dalle grande difficoltà incontrate negli scorsi fine settimana. Torna davanti anche Maverick Vinales, a un passo dal podio per l’Aprilia nella Sprint spagnola, salvo poi cadere. Buio totale, ancora, per Honda. Soltanto 18° Joan Mir e 21° Luca Marini. Anche per HRC i test di Jerez non hanno rappresentato passi in avanti. Per il team di Lucio Cecchinello discorso analogo: 22° Taka Nakagami e 20° Johann Zarco, al suo GP di casa.