Giornata di test per tutti i piloti della MotoGP a Jerez. Tanto lavoro da fare per Yamaha e Honda, mentre le altre sono andate decisamente più soft. Ma alla fine davanti a tutti c’è sempre una Ducati. Cos’è successo a Jerez?

Evidentemente non ne avevano abbastanza dai tre intensi giorni di racing nel weekend. I ragazzi della MotoGP sono rimasti un giorno in più sul circuito di Jerez de la Frontera per una giornata di test. Una delle poche occasioni in cui i piloti ufficiali possono salire in sella ai prototipi fuori dai weekend di gara senza incorrere in penalità. Tempo prezioso, quindi, per portarsi avanti il lavoro in vista del futuro. C’è chi porta aggiornamenti ragionando già in ottica 2025 e chi volge già lo sguardo verso Le Mans, in programma il 10-12 maggio. Il miglior tempo lo ha registrato Fabio Di Giannantonio, girando sotto un secondo al ritmo di gara della domenica. Poco più lento di quanto giravano sull’asciutto venerdì nella PreQualifica. Diggia ha fatto 1.36.4 mentre il record della pista (di Pecco Bagnaia) di venerdì è in 36.0.

Lavoro in ottica Le Mans per la Ducati ufficiale. Pecco Bagnaia ha cambiato qualcosa nel setup e ha fatto un totale di 43 passaggi. Enea ha decisamente girato di più, con 65 giri all’attivo. Apparentemente niente da segnalare. Per Jorge Martin, invece, non è stata una giornata facile. Un problema tecnico prima alla sua Pramac e una caduta verso la fine del turno hanno reso la sua giornata simile a un calvario. Franco Morbidelli, alle prese del primo test con la Desmosedici GP24 dopo Valencia 2023, ha sfruttato al massimo l’occasione d’oro per continuare il suo lavoro di recupero. Per Franco ben 82 giri in tutta la giornata.

Nessuno tra gli altri piloti Ducati, né VR46Gresini, hanno presentato novità particolarmente significative. Tutti hanno girato tantissimo ma più che altro per migliorare la situazione e la confidenza con la moto. Anche Marc Marquez, che ha fatto un totale di 71 giri approfondendo la sua conoscenza della Desmosedici. In Aprilia hanno fatto provare ad Aleix Espargaro un nuovo dispositivo di regolazione dell’altezza proveniente direttamente da Noale. In pista anche Lorenzo Savadori, tester che ha partecipato con una moto laboratorio anche al weekend di gara.Maverick Vinales, invece, si è concentrato sul testare il nuovo codone posteriore. Il diffusore è lo stesso utilizzato anche dal compagno, ma la superficie superiore è arrotondata come il codone 2023. Questo segue la preferenza di Vinales.

Primo approccio con la RS-GP 2024 aggiornata per la Aprilia Trackhouse di Raul Fernandez, che fino a qua ha corso con la ’23. Un risultato niente male, guardando che ha ottenuto a fine giornata il 12° tempo nella classifica generale. Miguel Oliveira, invece, che la ’24 la conosce bene, ha provato il codone ibrido come Aleix e Maverick. I due team della casa di Noale stanno lavorando sodo per battere la concorrenza (spietatissima) di KTM e cercare di ricucire il più possibile il gap che li separa dalla casa di Borgo Panigale, che ancora oggi appare indisturbata nelle gerarchie.

Per KTM il lavoro di oggi si è concentrato per lo più sull’aerodinamica della carenatura laterale aggiornata. Brad Binder e Pedro Acosta, di cui presto arriverà l’annuncio per la promozione nel team ufficiale nel 2025, sono stati quelli che abbiamo visto provarla di più. Il sudafricano ha concluso il test diventando la prima KTM in classifica, posizione che aveva già ripreso nella gara di Jerez di domenica (e non più così scontata). Il sudafricano ha conquistato la sesta posizione, a 0,2 secondi dalla vetta. Jack Miller ha concluso la giornata diciassettesimo dopo aver completato 73 giri, con l’australiano che ha ammesso di non aver trovato una soluzione completa ai problemi di vibrazioni della KTM. Il lavoro da fare per la casa austriaca in vista di Le Mans è davvero molto.

Le parole di Brad Binder a fine giornata: “Ci siamo concentrati su cose che potremo utilizzare per la prossima settimana. Con l’aerodinamica puoi vincere in alcune aree e perdere in altre, quindi è importante prendere i commenti e i dati e lavorare sui vantaggi. Ora possiamo uscire di qui e mettere insieme le cose“. Giornata definita positiva anche dal team manager Francesco Guidotti. KTM ha, inoltre, visto il ritorno in pista di una vecchia fiamma come Pol Espargaro, che correrà come wild card con KTM al Mugello, nel GP d’Italia.

Quelle maggiormente bisognose di lavorare in questi test erano ovviamente le case giapponesi. Yamaha ha presentato un aggiornamento aerodinamico importantissimo per Fabio Quartararo e Alex Rins da testar. Un’ala anteriore a triplo elemento in uno stile simile a quello che hanno adesso. Si è vista anche una nuova aerodinamica sulla carenatura laterale insieme a un nuovo telaio. Il numero 42 ha concluso il test quattordicesimo, con 73 giri, mentre Fabio, che ne ha fatti invece 84 giri, ha concluso in diciottesimo. Parlando con motogp.com dopo il test, Rins ha ammesso che il nuovo telaio rappresenta un passo avanti poiché permangono i problemi in curva della Yamaha. C’è ancora tanto da fare.

Il pilota Honda più veloce nei test MotoGP a Jerez è stato Taka Nakagami, sedicesimo a meno di un secondo da Diggia. Sia il giapponese che Johann Zarco hanno provato la moto approvata da Stefan Bradl durante il weekend del GP di Spagna. Taka ha completamente bocciato le novità portate da Honda in questi test ai microfoni di motogp.com a fine giornata. Il pilota francese, invece, è il pilota che oggi ha girato di più, portando a termine oltre 88 giri. Nonostante questo, resta una 20° posizione che non soddisfa per niente. Per quanto riguarda il team ufficiale HRC, i piloti avevano provato la aggiornata RC213V in un test privato a Barcellona prima del GP di Spagna.

Perciò sia Joan Mir che Luca Marini si sono concentrati su altro. Mir era impegnato a testare uno dei nuovi telai che Bradl ha testato nel weekend, mentre Maro lo stava provando montata con l’aerodinamica standard della Honda, non con quella nuova. Marini, inoltre, ha preferito tornare all’alettone posteriore Honda a profilo ribassato che utilizzava all’inizio dei test prestagionali. Mir aveva due Honda di serie dalla sua parte del box e tra i due ufficiali sono stati completati 134 giri. Dopo questi test MotoGP a Jerez Mir ha detto, sempre a motogp.com, che hanno provato un “concetto diverso” di moto, ora vedremo se sarà questa la direzione che prenderanno.

Fonte: MotoGP.com