Ad Assen temperature basse e la pista bagnatissima stendono il tappeto rosso a un Jonathan Rea che sfrutta l’occasione per portarsi a casa la prima pole position sulla Yamaha R1
Bastava semplicemente un po’ di pioggia. Ad Assen Jonathan Rea sorvola i tanti problemi accusati nei primi due weekend della stagione prendendosi una storica Superpole. La prima della sua avventura con Yamaha. Per Rea si tratta della 44esima (di cui quarta ad Assen) Superpole della sua carriera e per lo più in una pista dove nella sua carriera ha vinto diciassette volte. Che Assen fosse una delle sue piste preferite lo sapevamo, ma che addirittura riuscisse a portarlo competitivo dopo i primi due weekend da incubo in Australia e Barcellona proprio no.
Una prima fila d’oro. Dietro il britannico ci sono due cannibali che proveranno di tutto per allungare in classifica. Secondo Nicolò Bulega, che conferma di essere competitivo anche in una pista senza aver fatto prima dei test, e Toprak Razgatioglu, che ancora una volta riesce a mettere la pezza ai limiti della moto. Il turco rappresenta l’unica moto BMW in top10 e dietro di lui van der Mark solo tredicesimo a più di un secondo e mezzo da Rea. Un abisso, che evidentemente Toprak riesce a ricucire per giocarsi le vittorie.
Apre la seconda fila Sam Lowes, davanti al gemello Alex, prima Kawasaki in qualifica. Tra i due ci sono soltanto tre decimi e può essere che vedremo una bella battaglia per stare ai piedi del podio (o chissà magari salirci) già da gara 1. Una bagarre fratricida. Dietro ai gemelli, la Yamaha di Remy Gardner che centra una ottima seconda fila. Per il pilota del team GRT essere la seconda Yamaha (davanti a Locatelli) si tratta di una piccola soddisfazione e sembra avere tutta l’intenzione di replicare in gara.
La terza è la fila delle delusioni. Ci sono tre piloti che si aspettavano di partire decisamente meglio. Il settimo è Alvaro Bautista, che accusa quasi un secondo dal compagno ed è in evidente difficoltà. Si ribalta quindi la situazione di ieri, dove lo spagnolo sembrava averne di più, in condizioni atmosferiche comunque molto meno limitanti di oggi. Dopo il numero 1 Michael Rubén Rinaldi e Andrea Iannone, che deve trovare feeling in una pista dove non ha fatto test. A differenza di Phillip Island e Barcellona dove avevamo già avuto modo di girare.
A chiudere la top10 c’è la Yamaha di Andrea Locatelli, che limita i danni e proverà a rimontare per il podio in gara 1. Grandissima giornata per Nicholas Spinelli, sostituto in Barni di Danilo Petrucci, che si fa trovare pronto e agguanta un undicesimo posto. Disastro Honda. La prima CBR è quella di Xavi Vierge dodicesimo. Continuano le difficoltà anche per Scott Redding che chiude quindicesimo, e conferma un po’ quello che ha detto settimana scorsa su Toprak…