Pedro Acosta ha stupito il mondo intero con un esordio da sogno nel campionato più bello del mondo. Due podi in tre gare per un ragazzo che non ha neanche vent’anni ed è già trattato da tutti come un predestinato. Anche in Ducati, che di campioni in griglia ne hanno, hanno paura

In questo momento Pedro Acosta è il nome sulla bocca di tutti gli appassionati di MotoGP. Un ragazzo che è arrivato nel mondiale solo quattro anni fa e che si è preso tutto quello che poteva prendere. Mondiale Moto3 al primo anno, rookies of the year e vittoria di quattro gare al primo anno di Moto2 con vittoria del mondiale l’anno dopo e esordio in MotoGP con due gare su tre già sul podio. Un pilota che la gente aspettava in MotoGP già alla seconda gara in Moto3, quando vinse partendo dalla pit-lane. Un alieno che più che bruciare le tappe sta notevolmente alzando l’asticella di questa MotoGP.

Sì, perché tutto sommato Pedro è ancora nella parte dell’adattamento. Non ha ancora vinto una gara in MotoGP e forse potrebbe ancora fare quel saltino in avanti che lo porterebbe senz’altro a diventare un cannibale da titolo.  Quando farà quel saltino, sarà un problema serissimo per tutti gli altri.

KTM lo ha blindato. Escludendo colpi di scena il prossimo anno lo vedremo cambiare team passando dal team GASGAS al team ufficiale al fianco di Brad Binder. Una manna dal cielo per la casa austriaca che se lo è trovata tra le mani dopo la vittoria della Red Bull Rookies Cup nel 2020. Un ragazzo intorno a cui fare un progetto, che potrebbe portare KTM a vincere il primo titolo in MotoGP. Tremano tutti, persino Ducati. Il team manager del team Ducati Lenovo campione del mondo Davide Tardozzi, in un intervista a Sky Sport MotoGP, ha parlato davvero chiaramente della sua idea sullo spagnolo. 

“Pedro Acosta sarà uno dei piloti che gareggeranno per il mondiale in futuro e temo per noi che possa farlo anche quest’anno. In KTM sono sostenuti da buone moto e Pedro sta decisamente facendo la differenza. È vero però che Ducati ha piloti molto competitivi, abbiamo il Campione del Mondo, Martin in testa al campionato, Bastianini secondo in classifica. Mancano ancora 36 gare e il campionato è ancora lungo. Però non sottovalutiamolo.”