Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, si è presentato a Las Vegas per un incontro con i vertici di Liberty Media, azienda che prenderà le redini anche della MotoGP dal 2026.

Durante il weekend della F1, che ha fatto tappa a Las Vegas dal 21 al 23 novembre, Carmelo Ezpeleta si è riunito con i vertici di Liberty Media per discutere sul futuro della categoria. La MotoGP, che nel corso degli anni si è sempre più avvicinata allo stile della Formula Uno, potrebbe presentare qualche novità già dalla stagione imminente.

Le parole di Ezpeleta hanno rimbombato molto nella community: “Un tracciato cittadino anche per le moto? Non sarebbe male, ma ci vorrebbero delle adeguate vie di fuga”. Frase che ognuno è libero di interpretare, ma chi l’ha presa seriamente ha già espresso il proprio rammarico a riguardo. È molto semplice percepire il pericolo in caso si corresse seriamente in un tracciato con le barriere all’interno di una città, quindi molti hanno captato questa frase di Carmelo come una semplice battuta.

Il CEO Dorna che per circuiti cittadini non intende piste come Baku, Montecarlo o Miami, che sarebbero ovviamente troppo pericolose. Ma tracciati come l’Albert Park di Melbourne o il circuito di Montreal, che sono su strada ma hanno delle grandi vie di fuga. “La sicurezza è il punto in cui la nostra categoria è sempre migliorata vertiginosamente e deve svilupparsi sempre di più“.

Una particolarità che forse non tutti conoscono è che la MotoGP corre già in un circuito cittadino: Mandalika è proprio un tracciato in un contesto urbano, almeno, come lo intende Carmelo.

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