Pedro Acosta conclude in prima posizione le Practice del venerdì mattina. Una sessione molto ambigua che ha visto sventolare anche la bandiera con la croce di Sant’Andrea.

In Malesia il meteo è decisamente ballerino: nelle FP1 non è mancata la pioggia ed è ritornata anche nelle Practice. Dopo aver ritardato la partenza a causa di olio in pista, le nuvole si sono fatte sempre più dense al raggiungimento dei 3/4 della sessione. I commissari hanno iniziato a sventolare l’avviso di pioggia proprio quando si era giunti al momento dei time attack.
I piloti sono stati fermi ai box per cinque minuti in attesa di sapere se uscire con le gomme da pioggia o riprovare con le slick. La risposta giusta era la seconda, infatti tutti sono riusciti a compiere circa 10 minuti di time attack. Ad avere la meglio è stato Pedro Acosta che ha concluso in prima posizione. Crono molto particolare quello dello spagnolo poiché, nel tentativo di raggiugerlo, tutti gli altri avevano l’illusione di superarlo fino all’ultimo settore. Tratto del circuito che Acosta ha fatto talmente veloce da rilasciare 4 decimi a tutti solo lì.

L’unico che è arrivato veramente vicino allo spagnolo è stato Johann Zarco, che gli si è messo alle spalle di soli 19 millesimi di secondo. Honda c’è! Con anche Mir qualificato nel Q2 e Marini in undicesima posizione, Honda promette bene per questo GP.
Nei primi dieci a sorpresa è entrato anche Jack Miller, che ha concluso terzo. Bezzecchi invece non ha trovato la velocità che ci si aspettava e dovrà passare dal Q1. Le Aprilia hanno sempre faticato a Sepang ma si aspettano un grande passo avanti rispetto ai test invernali. Bagnaia ha provato due moto diverse, solo una era ben funzionante, ma non è riuscito comunque ad entrare nei dieci.

