Jorge Martin dopo la Sprint al Ring: “Alla prima curva ho dimenticato di mettere un device e sono andato lungo, ma sono contento. Dobbiamo continuare così.”
Jorge Martin è riuscito a chiudere la Sprint al Red Bull Ring soltanto in decima posizione. Una buona dose di errori e un feeling con l’Aprilia ancora non pienamente sbocciato limitano il campione del mondo 2024 che non è riuscito a strappare nessun punto. Nonostante questo, però, Martinator ha parlato ai microfoni di Sky Sport MotoGP a fine giornata, sembrando sereno e tutto sommato soddisfatto. Consapevole che la strada è ancora lunga ma già domani si può fare meglio.
“Le giornate più positive di questa stagione. Il risultato non è fantastico, ma il feeling inizia ad arrivare. Stamattina non sono riuscito a mettere insieme in un giro, ma a piccoli pezzi qua e là la quadra la troviamo. Eravamo a tre decimi dalla pole e non è male, questo vuol dire che la velocità c’è.”
“In gara mi servono ancora degli automatismi con l’Aprilia. Alla prima curva mi ero dimenticato di mettere un device, sono dovuto andare lungo e da settimo e ottavo per lottare ero sedicesimo. Ho dovuto mettercela tutta per arrivare decimo, ho provato a prendere Zarco per provare a vincere quel puntino, ma non è stato possibile. Il passo era veloce anche se eravamo dietro, con il caldo.”
“Sono contento, stiamo facendo passi in avanti, dobbiamo continuare così. Oggi lo step più grosso è stata nella fase di inserimento con il freno. Ieri guidavamo ma non sentivo niente, oggi ho iniziato a sentire quando si chiudeva, se avevo supporto in curva 9, dove sono caduto ieri. Questo vuol dire che la fiducia sta arrivando. Quando mi sono buttato su Fabio non sapevo se sarei riuscito a fermarla, ma alla fine ho fatto un sorpasso pulito.”
“Sono venuto su da metà gara in poi e domani, che è una gara più lunga, andrà meglio, perché per ogni giro mi sento più in forma. Per me è ancora manca un po’ di accelerazione nelle curve lente, no trasferiamo ben la parte dietro e sento che stiamo perdendo in quella fase rispetto ad altre marche. Verso metà gara mi sentivo più forte degli altri. Mi serve girare, piano piano arriviamo”