Dopo circa 6 mesi che si parla dell’entrata di BMW in MotoGP sono cambiate le aspettative e gli obiettivi per la casa stessa. La casa tedesca non sembra più interessata ad entrare nel mondiale.
BMW, costruttore vincente in SBK, non è mai riuscito ad entrare nel motomondiale neppure dopo diverse pressioni. È dal lontano 2002 che BMW prova ad entrare in MotoGP, ma i vari modelli studiati sono rimasti solamente dei progetti.
La casa bavarese ha provato altre volte ad entrare in classe regina. Il tentativo più goloso lo ha avuto nel 2022, anno in cui Suzuki ha lasciato la MotoGP. L’acquisto dell’azione però è stato bloccato da Dorna, siccome istituì un numero massimo di moto in griglia. Dopo soli 3 anni BMW ci ha riprovato: la bancarotta di KTM sembrava la svolta per il campionato mondiale. L’acquisto della casa austriaca non è andato a buon fine in quanto il loro nuovo proprietario Bajaj ha preso le redini della situazione. Ad oggi KTM ha un progetto di ripristino e con cautela si stanno liberando dei numerosi debiti.
Il pilota di punta di BMW, Toprak Razgatlioglu, poteva essere la chiave per fare il salto di qualità. Le speranze erano alte da parte di tutti i tifosi delle due ruote. Ma da quando è arrivata la notizia che il turco ha firmato con Yamaha Pramac per la stagione 2026, le cose sono cambiate. Il costruttore bavarese si è dunque bloccato in un vicolo cieco. BMW non sembra più avere interesse ad entrare in MotoGP nel 2027, nonostante possa esserci una possibilità grazie al nuovo regolamento.
Lo stesso amministratore delegato ha ammesso che non è ancora stata presa una decisione e ormai il tempo per scegliere è quasi scaduto. Tuttavia non esclude totalmente la faccenda, in modo che i tifosi abbiano ancora un po’ di speranza.
Dorna però è molto rigida con i regolamenti, infatti obbliga BMW ad un inconveniente. Se la casa tedesca volesse entrare in MotoGP, dovrà farlo per mezzo di uno dei team già esistenti in griglia. Un po’ come fece Aprilia nel 2015, entrando insieme a Gresini.