L’enorme debito di KTM che fino a novembre risultava di 3 miliardi di euro si è ridotto sempre di più con il passare del tempo. L’azienda ora ha iniziato la produzione di moto, che per necessità aveva interrotto.
KTM ha rischiato il fallimento, toccando quasi la bancarotta, nel periodo autunnale del 2024. L’enorme quantità di debiti non permetteva di produrre e quindi sono stati costretti ad uno time out. Dopo tre mesi dall’accaduto le catena di montaggio erano ripartite, almeno finché non hanno esaurito le forniture ad inizio maggio. Problema che aveva nuovamente bloccato il procedimento di rinascita.
Le difficoltà di KTM hanno portato dubbi anche nel mondo della MotoGP. I team, sia quello Factory sia quello Tech3, hanno rischiato di restare esclusi per il 2026. Dorna si era fatta avanti per supportare finanziariamente la casa austriaca perché perdere un costruttore importante come KTM sarebbe stato molto grave. Fortunatamente la situazione economica si è quasi ristabilita nel frattempo e i due team resteranno in classe regina anche per i prossimi anni.
L’amministratore delegato di KTM, Gottfried Neumeister, ha annunciato con molta gioia che l’azienda ha ripreso a funzionare come si deve. “Diciamo con gioia di poter tornare a dare il massimo a partire da oggi, sia come datore di lavoro per i nostri colleghi, sia come collaboratore affidabile per concessionari e fornitori”.
Tutti i dati finanziari che Pierer Mobility AG ha pubblicato recentemente mostrano che l’azienda ha avuto un netto declino di vendite per ogni settore. Vi sono anche le statistiche riguardanti la riduzione del personale, che ammonta al 29% dall’inizio del 2024. Le vendite, seppur tante, sono inferiori al 2023 di circa 420 milioni di euro, per quanto riguarda le moto. Tuttavia KTM sta piano piano riprendendo a funzionare e presto anche queste lacune verranno risolte.