Chiusa una porta, si apre un portone per Michelin. Dal 2027, l’azienda francese prenderà il posto di Pirelli nel WorldSBK, occupandosi anche di tutte le categorie minori. Piero Taramasso: “Per noi un passaggio naturale, vogliamo avvicinarci al mondo stradale.”

Non è soltanto il mercato piloti ad essere in totale fermento nel panorama delle due ruote. Anche sul fronte gomme, è in arrivo uno stravolgimento totale. Dal 2027, i due fornitori unici di pneumatici della MotoGP e del WorldSBK si scambieranno i ruoli. Michelin dopo undici anni (considerando anche il 2026) di onorato servizio in MotoGP, si trasferirà nel paddock delle derivate di serie.

L’azienda francese ha firmato un accordo di cinque anni con Dorna, che prevederà la fornitura anche per tutte le categorie di minori. Si occuperanno quindi anche del World Superport, della nuova categoria World Sportbike, che rimpiazzerà il prossimo anno l’attuale World Supersport 300, e del WorldWCR. E’una vera e propria rivoluzione per le derivate di serie, il cui rapporto con Pirelli andava avanti dal 2004. Il WorldSBK è stato infatti il primo campionato mondiale ad adottare la fornitura unica di gomme.

In un’intervista rilasciata a Motorsport.com, Piero Taramasso ha spiegato i motivi per cui la Michelin ha deciso di buttarsi in questa nuova avventura. “Siamo già stati in Superbike nei primi anni 2000, ma è un campionato che nel frattempo è cresciuto enormemente. Sfrutteremo tutta l’esperienza accumulata in questi anni con la MotoGP per farlo crescere ancor di più.”

“Abbiamo scelto la Superbike perché l’obiettivo di Michelin è quello di sviluppare nuove tecnologie da proporre poi anche al vasto pubblico che usa la moto in strada. Direi che è un passaggio molto naturale, perché con le derivate di serie il collegamento con il mondo stradale è molto più diretto. Non va dimenticato infatti che i tifosi del WorldSBK sono molto appassionati e molti di loro sono proprietari di supersportive, ed è quello il nostro target”, ha spiegato Taramasso.

Dopodiché, il responsabile Michelin ha dato alcune delucidazioni riguardo a quello che sarà l’approccio in questa nuova categoria. “La base di partenza non saranno le gomme della MotoGP. Partiremo da ciò che già utilizziamo nei campionati nazionali. Ovviamente però il background che abbiamo accumulato nei prototipi verrà sfruttato al massimo per lo sviluppo.”

Un esempio lampante della diversa filosofia arriva dal pensiero sulle gomme da qualifica. Pirelli infatti porta ad ogni weekend una gomma specifica per il giro secco (SCQ), che permette di spremere al massimo la prestazioni della moto. “Fare una gomma che duri un giro per poi esser buttata non è nella nostra filosofia. Creeremo una gomma soft che possa coprire un buon numero di giri, come stiamo facendo in MotoGP.

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