Yamaha è pronta ad accogliere Toprak Razgatlioglu in vista del 2026, stagione nella quale competerà in MotoGP in sella alla moto del team Pramac Yamaha. Una scelta coraggiosa, ma allo stesso tempo molto stimolante per entrambe le parti.

Che Toprak Razgatlioglu sia un fenomeno è fuori discussione, ma in MotoGP sicuramente l’aria cambierà. Moto diverse, team diverso, ma soprattutto avversari diversi. Una scena negli ultimi anni dominata dai vari: Francesco Bagnaia, Marc Marquez, Jorge Martin, Fabio Quartararo ecc… Toprak arriva con l’intento di far bene sin da subito, ma ci vorrà indubbiamente un periodo di adattamento alla classe regina. Pramac Yamaha crede in lui, ma vista anche l’età, i risultati non dovranno attendere troppo.
Di seguito le parole di Pavesio riportate da GPone: “Abbiamo voluto dare a Toprak questa opportunità perché crediamo nelle sue qualità. Noi vogliamo che ci sia sempre più collaborazione all’interno della Yamaha, tra MotoGP, Superbike e non solo. Meritava di mostrare il suo talento; lo abbiamo visto nel nostro garage per diversi anni e sappiamo di cosa è capace“.
“Il test ha superato le aspettative di Toprak e noi non eravamo preparati, soprattutto perché lui non era in MotoGP. Nonostante ciò, abbiamo mantenuto un buon rapporto nel tempo, anche se ha deciso di salire su un’altra moto. Ma in fondo sapevo che ci sarebbe stata un’altra occasione. Dovrà senza dubbio conoscere la MotoGP, il paddock, il ritmo del campionato e adattarsi alla moto ed al suo metodo di lavoro. Nel 2027, però, la moto sarà diversa ed esserci già nel 2026 gli permetterà di arrivare preparato“.
“Non è stato difficile convincere Toprak perché ha visto l’impegno della Yamaha in MotoGP. L’unica cosa importante era la sua motivazione. Siamo tutti consapevoli dei rischi di un’operazione del genere, ma ci crediamo. Toprak non è un’operazione di marketing, perché è un pilota di talento e vogliamo che lo dimostri con la Yamaha M1. Ovviamente sarà interessante raggiungere nuovi mercati come quello turco, ma non ci sono solo questioni commerciali“.