Ancora una volta questa stagione la gara Sprint è terreno di caccia di Marc Marquez. Ad Aragon Marc torna a vincere al Sabato davanti alle due Ducati Gresini del fratello Alex e di Fermin Aldeguer, rimontando dopo una partenza difficile. Ora l’obiettivo è confermarsi anche domani nella gara lunga.

Alla fine vince sempre lui. Marc Marquez domina la Sprint del GP di Aragon, confermando quanto fatto di buono in prova e dimostrandosi imbattibile su questo circuito, a meno di suoi errori. Il pilota di Cervera non ha lasciato scampo ai rivali nonostante una brutta partenza che lo aveva portato alla terza posizione. Marc è però comunque riuscito a riprendere il fratello Alex, che nel mentre aveva preso la leadership della corsa, ed a vincere la settima sprint su otto dispuate.
Un Marc dominante nonostante i problemi della GP25, che anche qui al MotorLand hanno impedito a Pecco Bagnaia persino di ottenere dei punti. Una situazione drammatica nell’altra parte del box rosso, che però non impedisce al 93 di vincere e allungare sempre di più in classifica mondiale. Adesso però bisogna confermarsi anche in gara lunga. È addirittura dal Qatar infatti che, tra errori e gare caotiche, Marc non vince alla domenica. Ma qui la musica sembra possa essere diversa, con il più anziano dei Marquez che sembra possa tornare di nuovo sul gradino più alto del podio in questa stagione.
Il suo unico vero rivale qui sembra infatti sia il fratello Alex. Il 73 però in Sprint non è riuscito a massimizzare il vantaggio accumulato sul Cabroncito nei primi giri di gara e sembra perciò destinato ad ottenere l’ennesimo secondo posto della sua comunque finora straordinaria stagione. Una stagione che però per quanto incredibile non può nulla contro un Marc Marquez per il quale ad oggi abbiamo finito gli aggettivi.
Queste le parole del leader del mondiale a Sky Sport dopo la Sprint: “È stata una gara tanto diversa da quello che avrei voluto. Con questo caldo, quando stai dietro agli altri la temperatura della gomma davanti si alza parecchio ed è molto più difficile. L’obiettivo era partire bene e stare primo per tutti i giri, ma ho sgommato alla partenza, quindi dobbiamo fare qualcosa per evitare che succeda di nuovo domani, perché poi diventa tutto più difficile. Ma sapevo di avere passo e che con la gomma usata mi sarei sentito meglio che con la gomma nuova, quindi ho aspettato ed è andata bene.”
“Se devo essere onesto, non mi ricordo esattamente cosa sia successo (riguardo al contatto con Acosta in curva 1, ndr). Ma questo succede quando parti male e dietro arrivano tutti in velocità, quindi può capitare un contatto. Infatti poi anche quando ho impostato la curva ho cercato di guardare anche cosa stava succedendo dietro di me, perché è sempre molto difficile qui gestire la curva 1 al primo giro. Comunque mi sembra che fossi dietro e che poi ho incrociato dentro, ma è stato tutto istinto.”
“Ogni moto ha le sue peculiarità ed il suo momento. Questa moto va molto bene, è la moto giusta per vincere un campionato e sono anche nel team per vincere un campionato. Ma anche con la Honda mi sono trovato benissimo nel 2014 e nel 2019, ma era un altro stile di guida. Ora bisogna guidare in maniera molto più pulita. Ogni moto ha i suoi punti di forza, ma la Ducati è la moto più bilanciata e mi sento molto comodo a guidarla.”