La Honda ha brillato particolarmente nel venerdì di Aragon, riuscendo a piazzare i suoi due piloti di punta, ovvero Johann Zarco e Joan Mir, in Q2. Per Joan questo è il miglior venerdì da quando è arrivato nel box di HRC e il metodo di lavoro della nuova stagione sta aiutando molto nella crescita della RC213V.

Ormai il ritorno della Honda davanti non è più una sorpresa. Nelle ultime due gare la casa giapponese è riuscita addirittura ad acciuffare una vittoria a Le Mans ed un podio a Silverstone grazie a Johann Zarco. I primi sintomi del nuovo metodo di lavoro portato in HRC da Romano Albesiano, nuovo DT della casa giapponese, sta dando i suoi frutti e sta aiutando tutti i piloti in sella alla RC213V a crescere.
Specialmente Joan Mir. Il campione del mondo della MotoGP 2020, dopo due anni disastrosi, sta iniziando finalmente a prendere confidenza con la Honda, mostrando un passo veloce in quasi tutte le piste. Rimane però sempre il problema delle cadute, che sta impendendo a Mir di concretizzare anche in gara. Ad Aragon però il weekend è partito molto bene, con Joan che è riuscito addirittura a chiudere in Top 5 nelle prequalifiche, nel venerdì che ha definito il migliore da quando è in HRC.
Marc Marquez è comunque inavvicinabile, così come il fratello Alex, ma il sogno di un podio non è così lontano per il pilota spagnolo. Queste infatti le parole di Mir a Sky: “Sì, è il miglior venerdì da quando sono in Honda. Sicuramente è anche il miglior pacchetto. Abbiamo lavorato molto bene. È già da un paio di gare che andiamo forti, ma non siamo riusciti tirare fuori il risultato. Oggi si comincia a vedere. Abbiamo fatto un passettino in avanti per quanto riguarda il grip e sono andato forte. Chiaro che ci sono due piloti davanti con cui non possiamo proprio lottare ancora (Marc e Alex, ndr). Però dopo siamo vicini.”
“La moto è migliorata un po’ in tutte le aree, però ancora i punti deboli sono gli stessi. Il carattere della moto è molto simile, però la performance è un’altra. Quest’anno stiamo dando il 100% con quello che abbiamo, non ci stiamo inventando niente, e abbiamo migliorato un po’ il motore. Abbiamo migliorato come si ferma la moto, quello è stato lo step più grande che abbiamo fatto quest’anno. Poi il grip è ancora un punto da migliorare, così come il motore. Però adesso mi sento che con questa moto posso lottare, anno scorso non potevo neanche sognare di lottare. E questo già ti fa vivere le gare in modo diverso. Non hai perso al giovedì.”
“Sull’erogazione del motore dobbiamo ancora lavorare tanto, però paragonato all’anno scorso sembra un’altra moto. La moto funziona meglio nell’ambito dell’elettronica. L’anno scorso non fermavamo la moto, la moto non aveva grip, non andava forte in rettilineo. Non sapevi che cosa fare. Invece quest’anno abbiamo dei punti forti. Oggi ho cominciato con la gomma dura davanti e non è una gomma che funziona molto bene, e mi mancava un po’ di passo per quella ragione. Poi ho messo tre soft di fila, per questo ho iniziato ad andare forte con le soft. Ma anche con la media penso che possiamo andare bene.”