Fabio Di Giannantonio è rinato nel sabato di Silverstone, portandosi a casa un ottimo podio nella Sprint e mostrando un ritmo nei giri finali superiore anche a quello di Marc Marquez. Ora per Diggia è importante rimanere coi piedi per terra, ma sognando anche un colpaccio che per il momento non sembra irrealizzabile.

A Silverstone abbiamo assistito ad una Sprint abbastanza atipica. Dalla vittoria dominante di Alex Marquez, arrivando al fatto di vedere molte marche oltre a Ducati competitive per le posizioni di vertice. Ma alla fine è sempre la casa di Borgo Panigale che è riuscita a piazzare tre delle sue moto sul podio: oltre a quella di Alex, anche quella del fratello Marc e, in parte in maniera sorprendente, quella del pilota VR46 Fabio Di Giannantonio.

Il pilota romano qui non aveva particolarmente brillato in qualifica e nelle prove della mattinata, ma è riuscito a sfornare una super prestazione quando contava. Strappando così un podio fondamentale per la corsa alla Top 5 mondiale. Dopo un fine settimana molto complicato come quello di Le Mans, ora Diggia è molto soddisfatto della moto ed è pronto a ripetersi anche in gara.

Queste le parole di Fabio a Sky Sport: Mi da gusto il fatto che abbiamo migliorato moltissimo rispetto alle ultime due gare, in cui abbiamo faticato. È tutto l’anno che il feeling non è proprio lì. Anche se siamo andati forte, abbiamo fatto il podio a Austin, avevamo un gran passo in Qatar. Però non c’è mai stato il feeling che mi permetteva di divertirmi sulla moto e fare quello che volevo.”

Qui abbiamo fatto un gran lavoro a casa, e questo weekend è stato divertente. Anche questa gara è stata bellissima mi son divertito. Poi ci son stati un sacco di sorpassi con Fabio e con Pecco. È sempre bello quando si battaglia per le posizioni che contano, quelle con i più forti. Anche perchè vedi il tuo livello, migliori, ed è stata una bella gara, son contento. Da una parte devo un po’ mettere da parte le sensazioni che avevo l’anno scorso e due anni fa, anche se erano ottime e andavo veloce. Questa moto è un po’ diversa su alcune piccole cose, su come si usa soprattutto.”

Abbiamo fatto un piccolo step nella direzione di Marc. Ma il setup di base è un po’ più nella mia direzione, dell’anno scorso e di due anni fa. È un mix di cose. Secondo me abbiamo fatto davvero un bel pacchetto in generale. Io ho interpretato bene il weekend, siamo stati bravi a capire che Marc ha trovato qualcosina per migliorare questa moto. E siamo stati bravi e umili a capire che magari fare un passettino indietro su quello che per me era un po’ più comodo mi avrebbe aiutato. Quindi diciamo queste tre cose insieme sono quelle che stanno funzionando.”