Pecco Bagnaia ha concluso il venerdì di Silverstone in 7° posizione, che gli consente così il passaggio diretto in Q2. Una giornata un po’ difficile per l’italiano, che ancora sta soffrendo la mancanza di feeling all’anteriore, che non gli permette di guidare come vorrebbe.

Pecco Bagnaia: 7° nel venerdì di Silverstone.

Una giornata nella quale è stato fatto un passo in avanti, ma che ha sottolineato ancora una volta le difficoltà di Pecco Bagnaia in sella a questa Ducati DesmosediciGP25. L’italiano si è classificato in 7° posizione al termine del venerdì di Silverstone, piazzamento che gli permette quindi di passare direttamente in Q2. C’è ancora molto lavoro da fare all’interno del box “63”, specialmente per ritrovare un feeling fondamentale per poter lottare per il titolo mondiale.

Di seguito le parole di Pecco Bagnaia rilasciate a Sky Sport MotoGP al termine del venerdì di Silverstone: “Verso la fine del turno abbiamo fatto un piccolo step in avanti, ma continuo ad avere il mio feeling con il davanti che non c’è, non riesco a sentirlo. Qua siamo in due ad avere lo stesso feeling, quindi questo sicuramente aiuta un po’ per capire la direzione da seguire. L’anno scorso abbiamo fatto tutto il weekend con la media, che quest’anno non stiamo riuscendo ad utilizzare perché chiude tanto imprevedibilmente. Mentre la soft sembra che vada meglio. É un po’ strano che tutte le moto dello scorso anno hanno preferito la media”.

Pecco Bagnaia: tre volte campione del mondo.

“Proveremo a capire cosa fare per migliorarci, ma soprattutto guarderemo i dati di Alex, che con la moto dello scorso anno è andato veramente forte. Marc è capace di sfruttare qualsiasi cosa, ed è molto bravo in questo. Anche se oggi si è steso senza capire il motivo in realtà, perché la nostra moto al momento è un po’ imprevedibile. Lui però riesce a sfruttarla molto meglio. Io sto faticando; sto provando a trovare varie soluzioni che al momento non mi aiutano. Oggi è stata la prima volta che ho sentito qualcosa sulla moto, ma non posso più insistere con i freni come ho sempre fatto, o come fanno gli altri con la moto dello scorso anno”.

Bisogna lasciarla andare molto di più con il rischio, però, che si chiuda. Al momento questo è un po’ il mio limite. So perfettamente che dobbiamo concentrarci su altro, perché le cose che abbiamo provato non hanno mai funzionato. Oggi abbiamo lavorato un po’ fuori dagli schemi e un piccolo passo in avanti l’abbiamo fatto, quindi continueremo in questa direzione qua. Anche se è difficile da capire, la moto è simile a quella dello scorso anno e non funziono come quella. Quello è il limite che ci da più mal di testa“.