Pecco Bagnaia ha concluso il Gran Premio di Spagna, a Jerez, in 3°posizione. Un risultato un po’ amaro quello dell’italiano, che non è riuscito a guidare come vuole lui, in sella a una moto che non gli permette ancora di avere quel feeling necessario per cercare il limite.

Pecco Bagnaia: 3° posto nel Gran Premio di Spagna a Jerez.

Pecco Bagnaia ha tagliato il traguardo nel Gran Premio di Jerez in terza posizione. Un podio che lo lascia con un po’ di amaro in bocca, consapevole di dover ancora lavorare per trovare quel feeling che sin dai primi giri dei test è mancato. Una gara che nel complesso è stata senza sbavature, infatti con Marc Marquez fuori da giochi per la lotta alla vittoria, l’obiettivo principale doveva essere quello di concretizzare il più possibile il risultato. Una gara che lo piazza in terza posizione anche in classifica mondiale; a 20 punti di distacco dal leader Alex Marquez (vincitore del GP a Jerez).

Di seguito le parole di Pecco Bagnaia dopo il Gran Premio di Spagna a Jerez ai microfoni di Sky Sport MotoGP: I primi giri ero molto tranquillo. C’è stata la bagarre con Marc e dopo mi sono semplicemente messo a spingere per andare a prendere Fabio. Ma una volta che gli sono arrivato sotto non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo. Da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state la curva 11 e la curva 12, in cui Alex invece era veramente forte questo weekend. Non riuscivo a sfruttarle per avvicinarmi perché perdevo particolarmente da Fabio, ma in ogni caso ho fatto tutta la gara a 0.5 e 0.7. Ogni volta che mi avvicinavo un po’ di più dovevo lasciare perché davanti iniziava a essere rischioso“.

Pecco Bagnaia in sella alla Ducati del team Lenovo durante il Gran Premio di Jerez.

Ho visto che non c’era più Marc, quindi era una giornata buona per recuperare punti. Purtroppo non sono riuscito ad ottenere il massimo potenziale che aveva la moto. Sicuramente non era terzo ma davanti a Fabio; quindi oggi non sono molto contento. Nei dati si vede che Alex riesce a comparare i suoi giri con i miei dell’anno scorso, invece con i miei si vedono delle differenze. É un qualcosa che è difficile da capire perché la moto è estremamente simile, però lui riesce a sfruttare molto il davanti anche nel veloce senza avere chiusure di sterzo. Mentre io ho faticato parecchio. Appena ti avvicini un po’ di più, nel davanti comincia ad essere molto leggera e la perdo molto spesso”.

“Oggi in gara il davanti mi si è chiuso diverse volte alla 8, alla 11, alla 12 e alla 5; quindi diventa una situazione dove devi restare molto di più in protezione quando freni ed entri. Non mi sento libero di poterla lasciare andare. Ieri mattina abbiamo fatto un ottimo step in avanti e cercheremo di lavorarci. Finalmente mi sono trovato meglio, e adesso è arrivato il momento di iniziare a lavorare verso questa direzione qua perché il margine c’è“.

Pecco Bagnaia sul podio del Gran Premio di Jerez.

In ogni caso non mi piacciono questo tipo di gare perché per cercare di evitare errori, non mi metto nella condizione di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problema, quindi bisognerà capire e analizzare il motivo delle varie situazioni“.

É un momento dove bisogna raccogliere. Sto cercando di portare a casa, dove l’anno scorso invece ho peccato un po’ di più. Quindi è importante riuscire a completare tutto. Sono sicuro che nel momento in cui mi troverò al 100% sulla moto riuscirò a tornare a vincere e a lottare. Questa è stata un’altra gara dove, a parte i primi quattro giri, sono sempre rimasto abbastanza in difesa. Ho provato tante volte a passare Fabio ma non ho mai avuto l’occasione di chiudere completamente il gap”.

Speravo che la battaglia con Marquez potesse durare di più, ma in realtà è durata estremamente poco. Sapevo che lui non si sarebbe aspettato da me il sorpasso alla 9 perché è una curva dove lui, arrivando dalla 8, è sempre molto competitivo. Ma sono riuscito a progredire nel weekend e oggi in gara riuscivo a farla abbastanza veloce e mi sono buttato dentro alla 9. L’incrocio è stato bello, poi dopo ci siamo toccati prima della 11. Lui secondo me stava impennando e non riusciva a direzionare la moto e ci siamo toccati. A lui è successo quello che in gara non si sarebbe aspettato stando dietro a qualcuno. Se stai così dietro a qualcuno ne veloce, davanti perde un po’ di carico e quando vai a forzare per farla girare il davanti si alleggerisce. Quello è un po’ un limite“.