Fabio Quartararo ha conquistato inaspettatamente la pole position per il Gran Premo di Jerez de la Frontera. 1:35.610 è il tempo con cui si è riuscito a qualificare davanti a Marc Marquez e Pecco Bagnaia. Ma che tattica deve utilizzare il pilota Yamaha per trovare di nuovo la vittoria?

Fabio Quartararo vede Jerez un po’ come il suo parco giochi d’infanzia: proprio qui ha ottenuto la sua prima vittoria in MotoGP ed è una pista che gli piace tantissimo. Riesce sempre ad andare forte nonostante le evidenti difficoltà della moto, che sono l’argomento di questo pezzo. Prima di tornare finalmente in pole position, in Qatar ha ritrovato il feeling con la moto che mancava da tanto tempo. A Losail ha trovato la terza posizione in qualifica e sembrava già un risultato incredibile.

Questa prima posizione in Spagna può essere la conferma che Yamaha sta lavorando sodo per tornare nelle posizioni che contano. Ma dopo il GP del Qatar Fabio ha ammesso una verità scomoda su cui Yamaha deve riflettere per essere sempre più veloci. “Il problema della moto è che va forte solamente sul giro secco. La mancanza di grip al posteriore non è l’unica pecca, ma sprechiamo anche tantissima gomma. Dopo pochi passaggi le gomme soffrono tantissimo e infatti più passano i giri più perdo vertiginosamente posizioni”. Il risultato della gara è stato la riprova della dichiarazione.

A Jerez la storia non cambia eccessivamente, Fabio è andato fortissimo sin dal venerdì e si sapeva che fosse nuovamente competitivo per la qualifica. In un’altra dichiarazione, poco dopo le practice, Quartararo ha detto alle telecamere: “Yamaha ha il miglior anteriore della griglia, ma anche il peggior posteriore”. Vuol dire che in circuiti come Jerez, dove si sforza molto la gomma anteriore, la moto va forte. Al contrario, nei circuiti con poco grip e che richiedono eccessiva completezza dal posteriore la Yamaha ha difficoltà.

Per avere una possibilità di stare davanti a Marc Marquez sia nella Sprint sia nella gara è necessario consumare il meno possibile le gomme. La velocità che la moto dimostra di avere nel time attack deve essere tramutata in costanza. In Sprint sicuramente El Diablo ha più possibilità di concludere il più avanti possibile rispetto alla gara lunga.