Non è un segreto ormai che KTM stia vivendo un momento difficile. Oltre ai vari problemi economici, di cui non si parla più ma continuano ad esistere, anche in pista KTM non riesce a performare come ci si aspetterebbe.

Ormai l’avventura di KTM in MotoGP è diventata quasi un declino. Da quando è entrata in MotoGP nel 2017 ha sempre cercato l’apice della competitività, senza forse mai raggiungerlo. L’ascesa al titolo di “miglior moto” di Ducati è stata nettamente più intensa e in questo caso si può parlare di una casa costruttrice dominante. Targhetta che invece il team austriaco non è mai riuscito a conquistare.
Con il passare degli anni dal loro esordio in MotoGP KTM diventava sempre più forte, anno dopo anno arrivavano sempre miglioramenti importanti finché non sono iniziati i problemi. Nell’annata 2023 KTM ha corso la migliore stagione posizionandosi in seconda posizione nel campionato costruttori e con Brad Binder quarto al mondiale. Nonostante non abbiano ottenuto nemmeno una vittoria, sono riusciti a sviluppare una moto in grado di mantenere una buona costanza. Dal 2024 invece questo loro punto forte è andato sempre di più a scemarsi.
Le cadute e i weekend difficili si sono fatti sempre più frequenti finché non si arriva al giorno d’oggi. KTM adotta uno sviluppo molto ambiguo e che lavora contemporaneamente in tutti i vari compartimenti che rendono una moto competitiva. Sono molto rapidi nel fornire ai piloti nuove soluzioni, che siano areodinamiche, di telaio o di elettronica. Questo miscuglio di aggiornamenti però confonde molto i piloti che faticano a capire dove siano le lacune della moto.
Proprio nell’ultimo round corso in Qatar, Maverick Vinales ha utilizzato una moto che, a detta di Enea Bastianini, era diversa dalle altre. Probabilmente KTM in cerca di competitività ha fatto provare a Top Gun qualche novità che a Losail ha funzionato. Se dovessero veramente aver trovato una soluzione per rendere la KTM competitiva, tireranno fuori qualche buon risultato questo weekend a Jerez.
Il circuito è sicuramente molto favorevole a Ducati, ma KTM ha sempre corso molto bene qui e per questo non sarebbe una sorpresa vedere almeno un pilota dei 4 tornare davanti.