
Matteo Bertelle è il poleman del Gran Premio di Argentina. La pole è arrivata dopo un venerdì difficile, caratterizzato dalla botta nella caduta nella PreQualifica che lo ha obbligato a passare per il Q1. Si tratta della sua seconda pole position in carriera dopo quella a Buriram. Adesso bisognerà convertire la prima casella in griglia in un podio in gara, che ancora a Matteo manca nel motomondiale. E magari chissà, anche qualcosa di più. “Sono molto contento perché dopo la botta di ieri mi sono ripreso bene.” Ha detto Bertelle a Sky appena arrivato al parco chiuso. “Devo ringraziare la squadra, spero di partire bene domani e di non fare gli errori che ho fatto a Buriram, ci sarà da gestire l’aderenza perché è una pista un po’ strana con le Pirelli.”
Braccano strettissimo il pilota veneto lo spagnolo Angel Piqueras e il giapponese Ryūsei Yamanaka, entrambi del team Msi Racing. David Almansa, che era andato fortissimo ieri, ha chiuso solo 4°, davanti ad Alvaro Carpe, reduce in Thailandia dal primo podio in carriera all’esordio nel mondiale Moto3, e José Antonio Rueda (vincitore a Buriram). Entrambi i piloti KTM Ajo riescono, quindi, a partire nelle prime due file. Apre la terza fila Riccardo Rossi, che in un giro dove si stava migliorando cade tirando per terra anche Scott Ogden. Nessuna conseguenza per entrambi, poiché il contatto viene valutato come incidente di gara.
Dietro il pilota Snipers hanno chiuso Joel Kelso (8°) e Valentin Perrone (9°), che è l’eroe di casa. Il pilota argentino della KTM Tech3 è sotto gli occhi di tutti. L’argentina è tornata ad avere un suo rappresentante nei Gran Premi e nel paddock è addirittura presente il fan club. Importante notare che Perrone, prima della firma con Tech3, non aveva mai guidato una Moto3. Si tratta di un rookie al quadrato, poiché ha saltato la categoria JuniorGP (da dove vengono piloti come Piqueras, Lunetta, Quiles, Pini) arrivando direttamente dall’ETC. La terza posizione nella Red Bull Rookies Cup 2024 gli ha consentito di fare il salto nel mondiale Moto3 nonostante non sia ancora maggiorenne (17 anni).
Disastro Lunetta e Pini in Q1
Nel marasma del Q1, in cui non si è riusciti a trovare una condizione metereologica stabile, ci ha provato Luca Lunetta ad entrare nei migliori quattro per poter accedere al Q2. Alla fine di un giro che lo avrebbe messo di diritto tra i primi, in netto miglioramento, Lunetta è incappato in un mezzo highside (salvato all’ultimo) che gli ha condizionato il giro. Lunetta partirà solo 15°. Non tanto meglio Guido Pini, che gira da solo per tutto il turno e non migliora di tanto il suo tempo rispetto a ieri, che partirà 23°.