Arrivato in Argentina, dopo un deludente weekend d’esordio con il team ufficiale di KTM, Pedro Acosta è pronto a riscattarsi. L’obiettivo per ‘El Tiburòn’ è quello di tornare competitivi il prima possibile.

Dopo una settimana di pausa, torna a correre la MotoGp in Argentina. E se per alcuni, come Marc Marquez, è l’occasione per confermare quanto di buono fatto vedere il Thailandia, per altri è la chance di riscattarsi immediatamente da brutto fine settimana. Tra questi c’è sicuramente il giovane alfiere del team KTM Factory Pedro Acosta, che al circuito di Buriram in gara lunga è caduto mentre era in lotta con Joan Mir per la 9° posizione.

Pedro nelle interviste post gara era quindi sembrato molto amareggiato, ma altrettanto carico è sembrato nelle dichiarazioni riportate da GPOne. “Mi aspetto un fine settimana in cui possiamo fare un buon lavoro per essere competitivi. Il venerdì mattina sarà interlocutorio, dato che le condizioni che troveremo saranno diverse rispetto a quelle che troveremo per il resto del fine settimana. Inoltre questa è la mia prima volta con una MotoGp in Argentina. L’ultima volta che avevo corso qui con la Moto2 mi ero però trovato bene. Vedremo quindi.”

L’ormai non più rookie maravilla infatti sembra aver sfruttato la lezione del GP precedente come un insegnamento importante su come approcciare ai weekend di gara. “Ora sono più focalizzato nel trovare la giusta confidenza e le giuste linee in sella alla moto. Come ho già detto, il venerdì mattina non troveremo le condizioni tradizionali, infatti dovremo fare attenzione. Ricordo ancora il 2022, quando caddi nel corso del primo giro.

Dobbiamo quindi essere calmi e capire le condizioni del tracciato. Binder vinse la sprint due anni fa e vedremo cosa accadrà. Ho capito cosa è successo in Thailandia e penso che abbiamo lavorato affinchè non accada più.”

Lascia infine con un’opinione sulla recente notizia dell’arrivo di Pirelli come nuovo fornitore di pneumatici al posto di Michelin: ‘El Tiburon’ è sembrato molto soddisfatto di questo cambiamento. “Fa parte del business, anche se tutti i cambiamenti hanno come obiettivo quello di migliorare. In passato ho corso con le Dunlop e, per quanto visto, le Pirelli sono migliori, infatti ci sono meno cadute stupide in Moto2 e Moto3, soprattutto con temperature più fresche. Inoltre gli pneumatici sono più veloci. Penso che Pirelli abbia tutto per fare un buon lavoro vista la base di lavoro sviluppata in campionati come la SBK. Ovvio che poi la MotoGp è un’altra storia.”