A Termas de Rio Hondo i piloti troveranno una pista molto abrasiva e con poco grip. Piero Taramasso spiega come si è preparata Michelin a questo scoglio: “Mescole più dure all’anteriore e tutte simmetriche. Sarà un GP insidioso.”

Come per il primo capitolo di questa stagione in Thailandia, anche in Argentina la musica potrebbe essere la stessa. Le gomme saranno di nuovo la chiave di lettura di tutto il weekend (premi qui per gli orari). Se i piloti speravano di essersi scrollati di dosso il caldo torrido di Buriram, anche a Termas de Rio Hondo si prevede possano trovare temperature dell’aria comprese tra i 30 ed i 35°C.

Tutto ciò renderà vita dura alla Michelin, che come spiegato da Piero Taramasso, dovrà fare i conti con un fine settimana veramente insidioso. “Ci aspettiamo di trovare una pista in brutte condizioni, sporca e poco gommata perché qui ci girano veramente poco.” ha commentato Taramasso a Motorsport.com. “Il problema è che già di per sé è un circuito tosto per le gomme, il posteriore tende a surriscaldarsi. L’asfalto è abbastanza vecchio, è molto abrasivo ma allo stesso tempo offre poco grip. Questa ovviamente non è una buona combinazione. Inoltre il caldo non sarà d’aiuto, perché sono previste temperature dell’aria tra i 30 ed i 35 gradi e questo vuol dire che quelle dell’asfalto saranno superiori ai 40 gradi. E’ per queste ragioni che mi aspetto un Gran Premio insidioso, con tanto lavoro per i team durante il venerdì e sabato.”

Che tipo di mescole ha portato quindi Michelin per fronteggiare queste insidie? “Per quanto riguarda l’anteriore abbiamo scelto mescole più rigide rispetto al passato. Quella che nel 2023 era la dura, quest’anno sarà la media, quindi abbiamo portato anche una soluzione più rigida. Ovviamente non si tratta delle stesse mescole del 2023, perché lo scorso anno sono state cambiate, ma possiamo dire che la media e la soft di quest’anno si possono paragonare alla dure e alla media che avevamo utilizzato due anni fa.

Per quanto riguarda il posteriore invece, la soft è la stessa del 2023. Invece siamo andati un po’ più morbidi con la media, perché quella di due anni fa era troppo dura e non l’aveva utilizzata nessuno. Si tratta di due gomme che sono abbastanza simili tra loro e sono entrambe simmetriche. Questo perché nonostante ci siano più curve a destra che a sinistra, il livello di sollecitazione sui due lati è praticamente lo stesso. Le curve a sinistra infatti sono lunghe e veloci, quindi mettono molta più energia sulla gomma e alla fine tendono ad equilibrare le cose“, ha concluso Piero Taramasso.

Nonostante le previsioni sembrino scongiurare questo pericolo, il rischio pioggia è sempre in agguato in Argentina. “Se dovesse esserci la pista bagnata, la soluzione ideale è quella di usare la rain media sia all’anteriore che al posteriore. Questo è quello che hanno usato negli anni passati, anche se ovviamente metteremo a disposizione anche le soft da bagnato. Sull’asciutto invece la combinazione che era andata per la maggiore era dura all’anteriore e soft al posteriore”

Immagini: Michelin Motorsport