
Marc Marquez è arrivato in Argentina come nuovo leader del mondiale MotoGP. Non gli capitava da Valencia 2019, quando era ancora in sella alla Honda RC213V su cui ha vinto sei titoli in MotoGP. La doppietta in Thailandia, davanti a suo fratello e a Pecco Bagnaia, principale rivale per il mondiale, gli ha dato fiducia. Marc ha capito che è tornato nelle condizioni di fare la differenza. Il mezzo per la prima volta dopo cinque anni c’è, e i risultati dello scorso anno (più la vittoria nel primo GP del 2025) dimostrano che c’è anche lui. Qui quello che ha detto media day del GP di Argentina.
Adesso si arriva in Argentina, a Termas de Rio Hondo. Pista che al 93 è sempre piaciuta. Non a caso ci ha vinto tre volte nella sua carriera in sella alla Honda: nel 2014 (prima edizione argentina nel calendario MotoGP), 2016 e 2019 (con 10 secondi di vantaggio sul secondo, che era Valentino Rossi). Senza contare che anche quando non ha vinto c’è sempre andato molto vicino. Nel 2015 partito con la gomma soft fa quasi tutta la gara da leader, fino a che la Bridgestone extra-hard (portata ad hoc per quel GP) di Valentino Rossi non consente al dottore di recuperare tutto il gap accumulato da Marquez nei primi giri. Poi si toccano, il 93 va a terra e di quel contatto si parla ancora oggi (così come di quello che ne scaturì dopo).
Copione simile nel 2017, quando Marc (che aveva avuto delle difficoltà in Qatar nel primo weekend della stagione) era stato davanti per quattro giri prendendo una manciata di secondi di vantaggio. Dopodiché la sua Honda RC213V lo ha scaricato a terra a curva 2, costringendolo al ritiro (gara poi vinta da Maverick Vinales).
Nel 2018 Marc era nettamente il più veloce in pista. Ad affossarlo furono le penalizzazioni per le scorrettezze commesse, come essersi rifiutato di partire dalla pitlane dopo che gli si era spenta la moto in partenza, oppure i contatti con Aleix Espargaro e Valentino Rossi. In quella gara Marc smattò e alla fine venne penalizzato di 30 secondi (oltre a un ride through a inizio gara).
È innegabile, quindi, che Termas de Rio Hondo sia una pista che piace tantissimo al nuovo arrivato in casa Ducati. Marquez vorrà sfruttare l’occasione per aumentare il distacco dagli altri in classifica. Contando soprattutto che tra due settimane tutto il Paddock si sposta ad Austin, in Texas. Altro giardino di casa di Marquez in cui continuare a accumulare bottino.