Quartararo ha chiuso il Gran Premio della Thailandia in 15° posizione. Un risultato ben al di sotto delle aspettative sia sue che di tutto il team Yamaha. I problemi non sono mancati, nonostante nei test si fossero visti dei passi avanti notevoli

Fabio Quartararo ha chiuso il primo weekend stagionale della MotoGP senza soddisfazioni. Dopo degli ottimi test in Malesia, dove si era mostrato tra i più veloci, e altrettante prove in Thailandia, il primo Gran Premio non è andato come si sperava. Una 15° posizione che colpisce nell’orgoglio, specialmente un pilota del calibro di Fabio, che meriterebbe di stare certamente più in alto. Un sabato iniziato bene con un ingresso diretto in Q2, mentre il resto del fine settimana è da migliorare.

problemi non sono mai mancati durante tutte le tre giornate, sia nelle prove che nelle gare. Il pilota francese ha raccontato come fosse quasi impossibile fermare la moto in frenata, ma soprattutto che il feeling era quasi inesistente

Le parole di Fabio Quartararo arrivato in Argentina

Il GP della Thailandia è stato piuttosto estremo in termini di temperatura, soprattutto il giorno della gara. Ma abbiamo imparato tanto dalla quella situazione e ora ci concentriamo sul GP d’Argentina. Non veniamo a Termas da un po’, quindi sono sicuro che i tifosi argentini lì siano molto felici che siamo tornati. In passato, questa non è stata una pista facile per me, ma come sempre daremo il massimo per fare un buon lavoro.”

Anche Maio Meregalli, team director del Monster Energy Yamaha Team, ci ha tenuto a presentare il Gran Premio. “È bello essere di nuovo sul circuito di Termas, dove abbiamo tanti bei ricordi. In Argentina ci sono molti spettatori e appassionati di moto, quindi siamo motivati a offrire loro un bello spettacolo questo fine settimana. Pensiamo che il venerdì sarà il giorno più difficile di questo GP, perché le condizioni della pista saranno ancora “green”. Questo è già successo in passato su questo circuito. Ma, in generale, questa pista per noi va bene, quindi ci aspettiamo di migliorare man mano che le condizioni della pista si evolvono e di ottenere risultati discreti.”