KTM non sta passando un bel momento, e purtroppo tutti i piloti ne stanno soffrendo in pista. Una moto difficile da guidare con pochissimi aggiornamenti, situazione che li mette in una posizione sfavorevole sotto tantissimi punti di vista. Maverick Viñales è forse il pilota più in difficoltà al momento.

Maverick Viñales: 16° nel Gran Premio della Thailandia.

Un inizio di stagione molto difficile per KTM, che si ritrova ad essere il team più in difficoltà. La grave crisi finanziaria che ha ha colpito il team austriaco è una delle principali motivazioni, ma non solo. Pochi aggiornamenti portati stanno facendo scendere molto le prestazioni di tutti i piloti in pista, che sono obbligati a guidare sempre oltre al limite. Un esempio è Pedro Acosta, caduto nel Gran Premio della Thaialandia.

Anche Maverick Viñales purtroppo non è da meno, il quale ha chiuso il GP in 16° posizione. Di seguito le sue parole a Motorsport.com:Ho bisogno di imparare di più sulla moto e di essere più al limite, questo è il punto. Sono bloccato nel processo, ma ci vogliono giri e tempo per capire meglio la moto. Ho bisogno di tempo ancora“.

Maverick Viñales in sella alla KTM del team Tech3.

I piloti con più esperienza sulla moto sono in grado di compensare le cose su cui sono bloccato al momento. Devo ancora capire e concentrarmi sul processo e continuare a scoprire la moto. Il feeling di venerdì era piuttosto buono. Ma appena ho provato ad attaccare di più, c’è stato un limite e ovviamente ci sono ancora molte cose da fare e su cui lavorare. Sono i primi momenti, sappiamo che è un punto di partenza e dobbiamo essere pazienti e lavorare per le prossime gare”.

“Il grip all’anteriore mi manca, anche di più del grip in curva. Dobbiamo analizzare i dati di Enea, che ha scelto la gomma morbida all’anteriore. Dovrò vedere se ci saranno differenze in termini di grip. Ho bisogno di più tempo per imparare meglio la moto ed essere più al limite. Penso che con il team abbiamo raccolto molte informazioni dai test, stiamo trasmettendo i feedback e cercando di capire cosa dobbiamo migliorare”.

Quando sei da solo, lo pneumatico anteriore funziona un po’ meglio perché è più fresco, ma quando sei con gli altri, si scalda, perdi aderenza e tutto diventa più difficile. C’è un modo di lavorare e dobbiamo vedere cosa possiamo fare tutti insieme”.